Tips per una strategia di Social Media Marketing di successo
L’importanza che hanno i social nella comunicazione digitale è costantemente in crescita. Per questo realizzare una gestione mirata ed efficace si rivela essenziale.
Diversi gli errori da evitare, i quali ci permettono di fare una riflessione costruttiva su quali aspetti appare indispensabile curare nel Social Media Marketing.
L’obiettivo è quello di ottimizzare le potenzialità di ogni singolo social, garantendo gli obiettivi di vendita e di brand awareness.
L’importanza di avere una strategia
La parte strategica è nel marketing tradizionale essenziale come non mai. Perché allora non dovrebbe esserlo anche nel Social Media Marketing?
Elaborare un piano di marketing con una programmazione precisa dei contenuti per ogni singola piattaforma risulta indispensabile.
Un errore piuttosto comune è quello che riguarda la targetizzazione. Si tende, infatti, a definire un target troppo ampio, non trovandosi così a poter mettere in campo contenuti mirati e ad hoc.
In questo modo, inoltre, non si riesce ad avere un tone of voice adeguato, né a capire quali sono i network su cui effettivamente puntare.
Il target, quindi, è un aspetto determinante, la cui definizione condiziona quella degli altri aspetti.
Un’altra questione fondamentale è individuare quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere, avendoli ben chiari. Si desidera ottenere maggiore visibilità o aumentare il fatturato, per fare degli esempi? Se sì, di quanto?
Gli obiettivi andrebbero sempre misurati, attraverso l’acquisizione di dati. Quello di non reperirli rappresenta un altro errore piuttosto comune e assolutamente da evitare.
Avere dati è qualcosa di assolutamente necessario per qualsiasi pratica di marketing. Lo è ancora di più per il Social Media Marketing e non solo per quanto riguarda il numero dei follower.
Permette di verificare se le strategie che si sono adottate sono efficaci oppure necessitano di essere migliorate, attraverso la predisposizione di pratiche correttive.
Evitare l’onnipresenza
Voler essere presenti su tutti i social è qualcosa che si rivela controproducente. Questo perché, come dice un noto detto applicabile anche al Social Media Marketing, “il troppo stroppia”.
Meglio scegliere poche piattaforme ma buone, ovvero non più di due, massimo tre contando anche LinkedIn, a cui dedicarsi con regolarità e nel segno di una strategia multi channel.
Questi andrebbero individuati in base al proprio target di riferimento, diverso a seconda del settore in cui si opera. Ad esempio, Facebook è un social generalista, capace di coinvolgere un ampio pubblico, tanto per età quanto per interessi.
Instagram, invece, è il social più adoperato al mondo e si rivela indicato soprattutto per le aziende che lavorano nel fashion, nella fotografia, nel food, nel travel e nel lifestyle. La sua è una comunicazione molto per immagini.
Se l’azienda opera soprattutto nel B2B, potrà invece investire su LinkedIN, per aumentare i contatti e la propria visibilità.
Sono solo degli esempi, ma mostrano con chiarezza la specificità di ogni piattaforma e perché l’onnipresenza appare assolutamente qualcosa da evitare. A ogni network i suoi follower e il suo linguaggio, potremmo riassumere.
La gestione dei follower
Una questione centrale per tutte le piattaforme social è la gestione dei follower.
Un aspetto che può essere sintetizzato con la seguente affermazione: è importante ricordarsi che i follower non sono un numero, sono persone.
Non interagire con essi, non rispondendo ai commenti e alle richieste, si rivela qualcosa di estremamente controproducente, sia quando le frasi sono positive sia, ancora di più, quando negative.
Pertanto, se alle origini del Social Media Marketing si dava notevole importanza al numero di follower oggi, pur rimanendo questo concetto importante, si tratta di un parametro da integrare.
Quello che davvero appare importante è essere seguiti da un numero di persone di qualità, corrispondenti al proprio target di riferimento.
In questo modo sarà più probabile che riescano a trasformarsi in lead e clienti, secondo una logica di Funnel Marketing. È sempre bene tenere presente che i social sono un mezzo, non il fine.
Un’altra abitudine da scartare è quella di acquistare i like. Si tratta di una pratica nociva per il brand, anche perché un’azienda che agisce con modalità fake viene facilmente sgamata da parte degli utenti.
Meglio muoversi curando la strategia e facendo in modo di crescere, coniugando qualità e quantità di pari passo. Se si desidera investire, ed è importante farlo, è meglio optare per l’advertising.
Un’ultima nota. È essenziale non trascurare i follower della prima ora, ovvero quelli più fedeli e che hanno iniziato a seguire il profilo fin dai suoi esordi. Essi sono più preziosi persino delle collaborazioni con gli influencer, dal punto di vista della pubblicità.
I commenti: rispondere sempre in maniera adeguata
Lo abbiamo già accennato ma ci ritorniamo sù volentieri. Non rispondere o non curarsi in maniera consapevole dei commenti è qualcosa di essenziale.
Nei social la comunicazione è di tipo bi-direzionale: l’utente si aspetta di rapportarsi con l’altra parte, vuole attenzione così come a sua volta ne offre.
È importante stare attenti alle critiche e riuscire a gestire le eventuali crisi, in modo da capire anche le cause che possono esservi alla base.
Non sempre rispondere è necessario, ma la gestione dei commenti, in modo particolare quelli negativi, è cruciale. Diversamente, il rischio è quello di trovarsi con diverse persone che abbandonano la pagina.
Dietro alla diminuzione dei follower c’è sempre un problema alla base, spesso facile da risolvere.
Trattare ogni social in modo diverso
Così come le persone, nessun social è uguale all’altro. Eppure, coloro che si trovano a gestire in network tendono a trattarli nello stesso identico modo: un errore assolutamente da evitare.
Ogni utente utilizza canali differenti, aspettando di trovarvi contenuti più o meno particolari inerenti a determinati argomenti.
Se andrà su LinkedIn, ad esempio, sarà soprattutto per motivi professionali. Usa Instagram? Cercherà in particolare consigli di bellezza, legati al mondo dello sport, ricette culinarie e via dicendo.
Chi si interessa della gestione dei social sarà essenziale che si trovi nelle condizioni di studiare a fondo la strategia della singola piattaforma, in modo da dare al target di riferimento quello che effettivamente sta cercando.
Altro aspetto essenziale: la frequenza di pubblicazione, diversa a seconda del social. Un errore da evitare in tal senso è quello di mandare online tanti contenuti insieme per poi trovarsi in un periodo di silenzio, in cui si sparisce.
Predisponendo contenuti e tone of voice mirati, da adattare all’interno di una strategia multicanale nonché capace di reindirizzare sempre al sito web, si avranno risultati ben migliori. A patto di pubblicare contenuti originali con costanza.
Nota finale: l’importanza di scegliere un professionista qualificato
La gestione dei social media è essenziale che venga portata avanti da una persona particolare e non semplicemente da un appassionato di Facebook e Instagram.
Più che l’età, a contare è il percorso professionale, l’esperienza e la qualifica acquisita nel tempo a partire da una formazione ad hoc: la figura di riferimento è il Social Media Manager.
Il suo operato è necessario venga predisposto in sinergia con le altre figure della comunicazione, essendo i network correlati con gli altri aspetti strategici, inerenti il sito come tutte le modalità messe in campo per valorizzare e-commerce e negozi.
Per questo una partnership con una web agency si rivela quanto mai interessante. Capace di permettere di evitare i più comuni errori nel Social Media Marketing, valorizzando le potenzialità del singolo brand.