Blog: perchè aggiornare i propri articoli può portare dei vantaggi in ottica SEO
La comunicazione digitale è in costante aggiornamento. A cambiare negli anni sono stati anche i parametri adottati da Google rispetto alla visibilità dei contenuti: un aspetto su cui le strategie SEO riescono a fare la differenza, migliorando il posizionamento delle pagine web all’interno delle SERP degli utenti.
Un discorso che interessa in particolare quei blog che presentano diversi anni di attività alle spalle e che hanno tanti articoli che sono sicuramente ben scritti, ma spesso non all’altezza con gli standard richiesti.
Post necessariamente poco visti all’interno delle SERP degli utenti, non funzionali a indirizzare il traffico verso il sito come quando introdotti all’inizio, con la conseguenza di portare a un numero minore di conversioni.
Aggiornare gli articoli del blog in ottica SEO è un aspetto a cui sempre più aziende prestano attenzione, in modo da ottimizzare i propri contenuti, senza rinunciare al valore di ognuno di essi, ma piuttosto acquisendone di nuovo.
Nell’articolo di oggi vediamo perché si tratta di una pratica quanto mai necessaria e allo stesso tempo utile per monitorare l’andamento reale del sito web.
Perché aggiornare gli articoli del blog con la SEO
Se da un lato è vero che Google è solito premiare chi propone post con continuità, altrettanto valido è che mette al centro la qualità di un progetto editoriale.
Ogni post può avere un suo particolare potenziale, quando si parla del Gigante di Mountain View, e generare traffico verso il sito. Questo è il primo motivo per cui si rivela interessante aggiornare gli articoli in chiave SEO, ma non è il solo.
Una simile operazione permette infatti di:
● dare nuova dinamicità al sito;
● creare backlink di qualità lavorando sul materiale esistente (e quindi con meno dispendio di energie);
● valorizzare quanto di buono fatto nel corso della storia digitale del blog;
● avere un’immagine al passo con i tempi e in linea con gli standard in essere;
● aumentare il traffico del blog;
● acquisire un numero maggiore di lead e clienti, agendo sul tasso di conversione;
● posizionarsi più in alto all’interno delle SERP;
● migliorare la User Experience degli utenti.
Caratteristiche dei contenuti SEO friendly
Un contenuto SEO friendly è prima di tutto strutturato in maniera tale da rispondere a una specifica domanda o query a cui l’utente è sensibile. Allo stesso tempo presenta peculiarità tecniche che lo portano all’attenzione del motore di ricerca.
Scrittura e tecniche SEO per il posizionamento: questi gli aspetti che vanno di pari passo in tali testi, capaci di attirare l’attenzione di Google e allo stesso tempo di offrire risposte concrete alle necessità degli utenti.
Gli aspetti da curare sono in particolar modo i seguenti:
- definizione delle buyer personas. Vuol dire avere chiaro l’identikit dei lettori, individuando gli argomenti che risultano più di interesse e proponendoli con un tone of voice capace di generare empatia. Alla base c’è una ricerca approfondita per quanto riguarda le buyer personas;
- redazione del testo in ottica SEO. Si tratta di una scrittura che vede la creazione dello snippet, l’utilizzo delle keyword e di elenchi puntati, la suddivisione del testo in H1, H2, H3 (e talvolta H4, H5 e H6). Tutti elementi che aiutano la comprensione del contenuto sia a Google sia a chi legge;
- contenuti elaborati nell’ottica Google EAT. Il termine EAT è utilizzato come acronimo di Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness, ovvero competenza, autorevolezza e affidabilità: i parametri con cui Google valuta i contenuti di una pagina web o Quality Raters. Rappresentano perciò un faro per chi desidera portare all’attenzione dei motori di ricerca i testi contenuti all’interno delle proprie pagine online;
Sostanzialmente, un contenuto di valore realizzato con approccio SEO tiene conto del target di riferimento e dell’intento di ricerca, presenta una scrittura e una struttura efficace, è elaborato in maniera tale da porsi con autorevolezza, competenza e affidabilità.
Tutti elementi da tenere in considerazione tanto per i contenuti di nuova scrittura quanto per quelli già scritti, da rivedere con tale visione d’insieme.
Aggiornare i contenuti in ottica SEO: 5 soluzioni
Aggiornare gli articoli in chiave SEO significa lavorare su risorse già esistenti nell’ottica migliorativa, per fare sì che possano portare tutti i benefici che abbiamo elencato. Ecco 5 strategie che risultano efficaci.
Lavorare sulle keyword con cui il post è indicizzato
Lavorare sull’esistente significa prima di tutto fotografare cos’è che lo rende “funzionante” dal punto di vista SEO, identificando quelle parole chiave per cui risulta presente all’interno dei motori di ricerca.
Per farlo è possibile utilizzare i seguenti strumenti:
● Google Search Console. Consente di conoscere parole chiave, volume e dati di posizione. Si tratta di uno strumento gratuito che permette di monitorare e gestire la presenza del sito all’interno delle SERP degli utenti. Permette di migliorare anche potenziali criticità;
● SEO tool. Ce ne sono diversi, tra cui ad esempio un programma molto adoperato: Ahrefs. Andrebbe integrato con Google Search Console, i cui risultati risultano spesso aggiornati più lentamente o con parametri differenti da quelli reali. Un simile software inoltre consente di andare più in profondità, mostrando non tutte le keyword che interessano la pagina web, ma unicamente quelle che presentano volumi di ricerca interessanti e di maggiore rilevanza.
Utilizzare una keyword research aggiornata
A questo punto è necessario fare una nuova keyword research che tenga conto sia della situazione in essere che degli obiettivi (e del target) che si intende raggiungere. Dovrà esserci una parola chiave principale e una o più parole chiave secondarie.
Non c’è una ricetta precisa e valida sempre: il lavoro di selezione è importante che tenga conto sì di elementi “oggettivi” quali buyer personas e obiettivi, ma richiede anche una certa dose di intuito e di esperienza.
Il contenuto dovrà essere in linea con le parole chiave: basterà fare una prova realizzando una ricerca su Google per mettere alla prova il post già esistente. Sarà essenziale agire sulle posizioni già scalate nei motori di ricerca, sfruttando l’equity acquisita in maniera tale da arrivare ancora più in alto.
Dare un’occhiata ai risultati in prima pagina su Google
Per capire se un post ha le potenzialità per stare in prima pagina non c’è cosa migliore di chiedere a Google cosa compare secondo un certo intento di ricerca o query, così da vedere cosa hanno i contenuti in alto nelle ricerche degli utenti.
In questo modo si riuscirà a capire cosa davvero le persone stanno ricercando, adattando il contenuto in tale ottica. Significa, sostanzialmente, dare uno sguardo a quanto fanno i competitors.
Aggiungere al testo informazioni
A questo punto, una volta definite le keyword e fatta un’analisi approfondita di tipo preliminare, è il momento di intervenire sulla scrittura del testo, utilizzando in primo luogo le keyword.
Sarà inoltre utile aggiungere informazioni e link interni, tenendo conto anche dei post aggiunti che nella prima stesura del testo non erano disponibili. In questo modo si offrirà davvero il miglior servizio possibile a chi legge.
Se in seguito all’analisi iniziale viene fuori che il post gode di buona salute l’intervento di scrittura sarà minimo.
Dichiarare l’aggiornamento
Il contenuto è pronto per essere lanciato (aggiornato) nell’etere. Manca solo una cosa: dichiarare che è effettivamente una nuova versione. Basterà inserire in alto l’indicazione dell’intervento approntato mettendo in evidenza la data, una dicitura tipo “aggiornato il …”.
In questo modo il lettore saprà che il testo è stato oggetto di modifiche volte a dare un contributo che tenga conto degli sviluppi in essere. Una piccola accortezza che interviene nell’ottica EAT.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto perché è importante non tralasciare i contenuti che si pubblicano nel tempo. Risorse importanti e sulle quali è buona prassi intervenire per renderne il contributo ancora più funzionale per la comunicazione dell’azienda.
La partnership con una web agency potrà aiutarvi a sfruttare al meglio le potenzialità del vostro blog in ottica SEO, elaborando strategie a lungo termine che di per sé potrebbero apparire semplici, ma dietro alle quali è necessario vi sia una specifica competenza.