Affiliate Marketing for dummies
In un’epoca come quella attuale in cui tenere conto degli sviluppi di internet e della Digital Revolution risulta imprescindibile per le imprese, sono diversi gli imprenditori alla ricerca di soluzioni per implementare i propri guadagni in maniera semplice.
Pura utopia o qualcosa di realizzabile? Dipende da quali strumenti si utilizzano per conseguire un simile scopo. L’Affiliate Marketing o Marketing di Affiliazione è indubbiamente uno dei più interessanti sotto questo punto di vista, non a caso vede ogni giorno un numero crescente di seguaci.
In questo articolo analizziamo di cosa si tratta e come funziona, proponendo una mini-guida dedicata ai principianti.
Affiliate Marketing: cos’è?
Il Marketing di Affiliazione non è altro che una forma di esternalizzazione del marketing aziendale basata sulla performance: si tratta infatti di una tipologia di Performance Marketing.
Come avviene una simile operazione? L’impresa paga delle royalties agli affiliati a seconda del venduto che hanno conseguito, considerandoli come parte del proprio team. In poche parole, il guadagno del marketer aumenta in maniera esponenziale insieme alla vendita di prodotti che non commercializza in prima persona.
L’Affiliate Marketing è quindi una strategia di tipo win-win che vede al centro sia le aziende sia i loro affiliati. Il rapporto è di interdipendenza e presenta benefici (e guadagni) per ambo le parti.
Le figure coinvolte nell’Affiliate Marketing
Il Marketing di Affiliazione è un business incentrato sulla relazione tra quattro figure. Vediamole nel dettaglio:
- Merchant (detto anche inserzionista o advertiser). Non è altro che un brand, un imprenditore oppure un’azienda che è alla ricerca di nuove soluzioni per promuovere i propri prodotti o servizi: per farlo sceglie di affidarsi a dei publisher, così da consentire al business un’ulteriore espansione.
- Publisher (detto anche affiliato). La persona che promuove i prodotti o i servizi del merchant. Attraverso tale attività genera un guadagno, per sé stessa come per l’azienda che sottoscrive l’affiliazione, attraverso un sistema di royalties basato sulla performance. Il pagamento avviene quando vengono raggiunte determinate prestazioni concordate in precedenza: ad esempio quando un utente effettua un acquisto.
- Piattaforma di affiliazione. Non sempre questo soggetto è presente. Parliamo in ogni caso di piattaforme online il cui compito è quello di mediare tra merchant e publisher, facendo in modo che domanda e offerta si incontrino. Tra gli aspetti di cui si occupano le piattaforme di affiliazione troviamo lo scambio di informazioni e materiali, la dipanazione di eventuali contenziosi, un supporto per quanto riguarda le transazioni.
- Cliente finale. La persona che acquista il prodotto dal publisher, il quale applica in genere uno sconto o un prezzo promozionale.
La cosa importante da chiarire è che il publisher non è il detentore del prodotto, quanto piuttosto una sorta di erogatore, di promotore potremmo dire meglio, di qualcosa che non è di sua proprietà. Il suo profitto deriva dalla validità delle campagne impostate.
L’affiliato non si deve occupare di aspetti quali logistica, servizio clienti e via dicendo: tutti a carico del merchant.
Pertanto, è a causa dell’interazione tra le figure sopracitate che l’Affiliate Marketing risulta una forma di esternalizzazione del marketing aziendale. L’azienda decide, infatti, di delegare a soggetti terzi la parte promozionale a fronte di una determinata percentuale che viene di volta in volta commissionata agli affiliati.
Perché l’Affiliate Marketing è una formula win-win
L’Affiliate Marketing è da intendere come un sistema win-win in quanto tutti i soggetti coinvolti guadagnano qualcosa a seconda delle proprie abilità a livello promozionale e commerciale. Questo perché ognuno riesce a raggiungere degli obiettivi, ovvero:
- I brand hanno modo di aumentare le vendite e il fatturato.
- Gli affiliati arrivano a guadagnare online, senza il bisogno di avere un prodotto o un servizio da erogare direttamente ma che si limitano a promuovere e a proporre.
- I clienti conseguono una soddisfazione perché trovano presso i publisher quello che stanno cercando, a un prezzo in genere più conveniente.
Come si può vedere si tratta di una relazione proficua per tutte le parti coinvolte, nessuna esclusa. Con benefici anche per il consumatore finale, un fattore che rende proficuo il Marketing di Affiliazione a 360°.
Affiliate Marketing: le strategie per iniziare
Ci siamo soffermati fino a questo momento sull’aspetto teorico, ma da dove bisogna partire per iniziare a fare Affiliate Marketing? Vediamo nel dettaglio quali sono gli step da seguire. Ne abbiamo individuati quattro.
1. Individuare il target di riferimento
Pensare per un’azienda di comunicare a tutti non è solamente un’utopia ma qualcosa di controproducente: è infatti impossibile e appare necessario individuare un target preciso all’interno del mercato di riferimento con cui interagire.
Come definire la nicchia da privilegiare? Analizzando quali sono le aree di competenza, le skills e i valori del brand. Elementi che dovranno convergere con quelli del publisher in maniera tale da sviluppare una comunicazione coerente e credibile.
2. Scegliere la campagna di affiliazione
La scelta della campagna di affiliazione è una delle cose più difficili, per chi decide di intraprendere una strategia di Affiliate Marketing. Questo perché esistono diversi modi per conseguirla, a seconda del sistema che si decide di adottare. Ecco perché è necessario procedere con un processo di selezione accurata.
Le strategie di base tra cui scegliere quando si crea una campagna di affiliazione sono due:
- Pay Per Conversion. In questo caso l’obiettivo è fare in modo che il visitatore diventi un utente pagante, così da ottenere una conversione diretta.
- Pay Per Lead. Il publisher ottiene il guadagno unicamente dopo che è riuscito a portare l’utente sul sito del merchant, anche se non avviene una conversione diretta. L’obiettivo può essere la compilazione di un form di contatto o la registrazione alla newsletter.
Esistono anche altre modalità, come ad esempio il CPM o Cost Per Mille Impression: il publisher ottiene un guadagno ogni 1000 impressioni pubblicitarie.
3. Definire il canale e creare contenuti validi
Parliamo di un compito che spetta al publisher ma che anche il merchant è necessario condivida, a partire dall’individuazione dei canali più opportuni per la promozione.
Questi possono essere i social come Telegram o Instagram, YouTube o una community specifica portata avanti dall’affiliato, persino un blog.
L’obiettivo è quello di fare in modo che i contenuti siano accattivanti, originali, coinvolgenti, in grado di attirare il target di riferimento, permettendo ai clienti di fidarsi.
Un sistema quanto mai valido sono ad esempio delle infografiche, particolarmente semplici da visualizzare per l’utente e, se ben congegnate da un punto di vista grafico, altamente efficaci.
4. Promuovere il canale di riferimento
A questo punto non resta che avviare la strategia promozionale vera e propria, dandole una spinta ulteriore attraverso alcuni strumenti del Digital Marketing: da quelli dell’advertising passando per la SEO.
È dalla combinazione di entrambi che si riesce a rendere quanto mai produttive le diverse azioni predisposte in precedenza, ottimizzandole.
Conclusione
L’Affiliate Marketing è qualcosa che risulta alquanto complesso, nonostante il meccanismo che presenta alla base sia piuttosto intuitivo.
Per le aziende individuare il publisher giusto si rivela qualcosa di tutt’altro che semplice, motivo per cui avere al proprio fianco una web agency specializzata in Marketing di Affiliazione al proprio fianco appare particolarmente proficuo.
Diversamente, ovvero se non si scremano i publisher, il rischio è quello di ottenere ritorni di investimento piuttosto scarsi e persino di andare a danneggiare involontariamente la Brand Reputation, soprattutto se i contenuti creati non risultano all’altezza.