Guida alla creazione del calendario editoriale
Il Content Marketing ha acquisito un’importanza decisiva nella comunicazione digitale. Creare contenuti di qualità è diventato una priorità, sia per quanto riguarda il posizionamento sui motori di ricerca che sui social.
L’ultimo aggiornamento di Google ha confermato che “Content is king”. Altrettanto determinante si rivela la gestione della pubblicazione dei contenuti, per la quale esiste uno strumento decisamente valido e di cui si rivela opportuno avvalersi: il calendario editoriale.
Parliamo di una soluzione che consente di stabilire con esattezza la data di pubblicazione di ciascun post su ogni piattaforma, in maniera tale da ottenere una certa continuità nel tempo. In questo articolo analizziamo cos’è il calendario editoriale e come provvedere alla sua creazione.
Cos’è un calendario editoriale?
Il calendario editoriale è uno strumento che va ad agire sulla pianificazione dei contenuti dal punto di vista della pubblicazione su tutti i canali, digitali e persino tradizionali, se si utilizza un approccio di tipo multichannel o omnichannel.
Ma in cosa consiste, esattamente? Il “calendario dei contenuti”, così è anche conosciuto, non è altro che un documento digitale oppure cartaceo che ha la funzione di organizzare e schematizzare le diverse pubblicazioni. Tra queste troviamo:
- Newsletter.
- Articoli di blog.
- Eventi promozionali.
- Video e webinar.
- Aggiornamento di contenuti già pubblicati.
- Case study.
- Post social.
- Comunicati stampa.
La creazione del calendario di contenuti rientra all’interno di una strategia di Content Marketing, all’interno della quale può essere strutturato su base settimanale, mensile, trimestrale, semestrale e persino annuale.
Permette di avere il perfetto controllo di ciò che si va a pubblicare, a fronte di una coordinazione dei diversi canali e reparti preposti.
Il calendario editoriale va distinto dal piano editoriale: uno strumento che consente di stabilire cosa si va a pubblicare e per quali ragioni. Al suo interno vengono contemplati target, obiettivi, contesto e competitors.
La definizione del calendario editoriale è il passaggio successivo ed è più inerente alla pianificazione dei contenuti.
Calendario editoriale: quali sono i vantaggi
La creazione del calendario di contenuti permette di conseguire molteplici benefici per le aziende, complice una comunicazione che risulta più fluida e strutturata. Vediamoli insieme:
- Consente di ottimizzare le tempistiche. Questo perché rende possibile pianificare e organizzare i contenuti dall’inizio, ovvero prima ancora che vengano creati. Un approccio che consente di ottenere un risparmio di energie e di tempo nel lungo periodo.
- Rende la comunicazione più in linea con il “core business”. Grazie al calendario editoriale la strategia di contenuti procede in maniera lineare, in perfetto connubio con quanto progettato a livello produttivo e in tutti gli altri comparti dell’azienda. Ciò risulta a vantaggio anche del “core business”.
- Facilita la collaborazione nel team di marketing e riduce la possibilità di fare degli errori. Il calendario editoriale risulta condiviso tra i diversi componenti del team di marketing, che non hanno quindi dubbi su che cosa andare a realizzare e sull’ordine di pubblicazione in quanto ognuno ha sotto gli occhi lo status di ogni post. Inoltre, si riduce al minimo la possibilità di realizzare delle ripetizioni sui vari canali e in generale degli errori.
- Incentiva una pubblicazione costante dei contenuti. Scegliere un giorno e persino un orario per la pubblicazione dei contenuti è una buona abitudine e favorisce la fidelizzazione da parte del cliente. Il calendario editoriale contribuisce a realizzare connessioni e ad aumentare il livello di copertura per quanto riguarda i contenuti.
- Permette di individuare punti di forza e di debolezza, in quanto consente di valutare e comprendere cosa sta funzionando e cosa invece no.
- Favorisce la creatività. Il calendario editoriale porta a trovare dei modi per implementare la strategia sui social media e la stessa qualità dei contenuti, stimolando verso la condivisione delle idee e ad ambire a traguardi sempre più alti.
Come creare un calendario editoriale: gli aspetti preliminari
La creazione strategica di un calendario editoriale vede alcuni step di base, i quali vanno a precedere la realizzazione vera e propria.
La prima cosa da fare è quella di adottare un atteggiamento che porti a pensare in un’ottica di lungo periodo, secondo strategie che vanno di settimana in settimana o di mese in mese ma anche su scala più lunga: di minimo sei mesi.
Il secondo passaggio è quello di effettuare una distribuzione dei contenuti che consenta agli utenti di percepire un modus operandi nel segno della continuità, contribuendo a offrire un’immagine dell’azienda più professionale.
Occorre, inoltre, provvedere alla diversificazione dei contenuti, così da attirare ulteriori utenti, non solo quelli già fidelizzati. Questo perché ci sono potenziali acquirenti, tutti interessati all’azienda, che preferiscono contenuti brevi e altri che prediligono quelli più lunghi ed esaustivi.
Il calendario editoriale può essere concepito secondo un formato cartaceo oppure digitale: inutile dire che la prima opzione risulta ormai superata.
Si possono utilizzare i fogli Google o quelli Excel, ma anche delle piattaforme ad hoc: da Google Calendar a diversi software preposti in tal senso. Tra quelli più adoperati segnaliamo Trello e Asana.
La scelta della piattaforma si rivela qualcosa di cruciale, da fare in linea con le caratteristiche dell’azienda e del modo stesso in cui si va a realizzare il calendario editoriale. Occorre, quindi, procedere con attenzione.
Come creare un calendario editoriale: la struttura interna
Quali sono gli elementi che non possono mancare all’interno del calendario editoriale? Ce ne sono diversi e partono da un’organizzazione a livello redazionale che risulta puntuale, precisa e in linea con le esigenze del brand. Analizziamoli insieme:
- Titolo. In questa sezione viene stabilito il tema specifico del contenuto. L'inserimento del titolo consente di evitare ripetizioni e lavorare su argomenti sempre nuovi.
- Data. Indica il giorno esatto di pubblicazione, secondo una cadenza ben precisa. Le pubblicazioni possono infatti avere una valenza giornaliera, mensile o settimanale, in linea con le proprie esigenze.
- Canale. Va definito insieme al tipo di contenuto e al target che si desidera raggiungere.
- Tipologia di contenuto. Parliamo di quello noto come formato: si va dalla newsletter, al blog post, passando per caroselli di immagini, post social e molto altro ancora.
- Redattore editoriale preposto. La scelta del copywriter si rivela spesso decisiva e va fatta in virtù della tipologia di testi da conseguire, il profilo di chi scrive e quello dell’azienda: tutti fattori che dovrebbero il più possibile trovare punti di contatto.
- Fonti. Vanno indicate le fonti principali da cui i redattori arrivano alla creazione dei contenuti. La loro predisposizione è essenziale per poter ridurre il margine di errore al minimo durante la scrittura e ottimizzare i tempi.
- Keyword. Un aspetto di tipo SEO e in quanto tale finalizzato all’ottimizzazione sui motori di ricerca, Google in particolare. Le parole chiave vanno indicate al copywriter in maniera chiara, distinguendo tra primarie e secondarie.
- Testo, immagini, video. In questa voce viene inserito il testo. A parte vanno elencate le immagini ed eventualmente il video. Se si trattasse di contenuti piuttosto lunghi è necessario fornire un elenco puntato (un bullet point) o un abstract.
Conclusioni
Il calendario editoriale, al pari del piano editoriale, è uno strumento che ha acquisito con la digitalizzazione e l’aumento dei canali a disposizione ulteriore importanza per le aziende.
Questo perché consente di monitorare in maniera puntuale, precisa e accurata la pubblicazione dei contenuti.
Si rivela perciò una soluzione efficace nell’ottica di una pianificazione a 360°, valida nel breve ma anche nel medio-lungo periodo, flessibile e facilmente adattabile alle esigenze dell’azienda.