Programmatic Advertising: i trend più interessanti del 2024
La Programmatic Advertising ha cambiato il modo stesso di fare pubblicità, dando luogo a dinamiche interessanti e innovative nel panorama del marketing e della comunicazione in generale, digitale e non solo, vista la diffusione sempre più capillare del modello omnichannel.
Si tratta, infatti, di una soluzione innovativa con cui promuovere la propria azienda online, a fronte di azioni che consentono di aumentare non poco il tasso di conversione e, allo stesso tempo, contenere i costi rispetto alle campagne tradizionali.
Come riportato da Engage, il mercato della Programmatic Advertising nel 2024 gode di ottima salute. In questo approfondimento vi raccontiamo qualcosa di più sui trend più interessanti, proponendovi alcuni numeri che mostrano l’entità del fenomeno. Prima, però, vediamo brevemente in cosa consiste questo tipo di pubblicità.
Breve recap: cos’è la Programmatic Advertising
Si sente sempre più spesso parlare di Programmatic Advertising, altresì nota con le denominazioni di PA, Programmatic Adv, Programmatic Buying, PB, ma di cosa si tratta esattamente?
Parliamo di una metodologia tipica del contesto digitale e che avviene interamente sui canali del web, a fronte di una dinamica che si caratterizza per campagne a pagamento.
Il PB è a tutti gli effetti un sistema automatizzato che prevede l’acquisto in tempo reale di spazi pubblicitari che appaiono sul web, mostrando contenuti altamente selezionati rispetto al target di riferimento.
Ciò avviene grazie all’analisi dei dati rilasciati da parte di chi naviga in rete e garantisce una profilazione di alto livello, conseguita negli ultimi anni attraverso l’ausilio di tecnologie sempre più innovative che vedono al centro l’intelligenza artificiale.
Il risultato è un modo di fare pubblicità capace di assicurare standard superiori in termini di personalizzazione e ottimizzazione dei contenuti. Si avvale infatti di soluzioni automatizzate e in quanto tali più veloci da attuare nonché economiche.
Alcuni numeri sulla PA
I dati relativi al settore della Programmatic Advertising sono impressionanti e fanno pensare a una crescita rapidissima del fenomeno e della sua adozione da parte di tutte le realtà coinvolte.
Stando a quanto riporta Statista, è previsto per il 2028 un fatturato di 779 miliardi di dollari su scala planetaria, a fronte di una progressione pari al 49%. Ciò è dovuto anche all’introduzione di diversi trend interessanti negli ultimi anni, su cui ci soffermeremo a breve.
Altri numeri che si rivela interessante conoscere sono quelli che seguono; li abbiamo estrapolati da Engage che a sua volta ha riportato alcune dichiarazioni di Denise Ronconi, Direttrice dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano:
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Nel 2014 la Programmatic Adv ha generato un fatturato di 110 milioni di euro.
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Nel 2024 il mercato va verso una crescita tra l’8 e il 20%; l’anno precedente aveva centrato un surplus del 9%.
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Per il 2024 si auspica una fatturato di oltre 930 milioni.
Queste informazioni fanno riflettere in realtà sulle potenzialità che sta mostrando il fenomeno negli ultimi anni, legate soprattutto all’introduzione delle tecnologie che vedono al centro l’Intelligenza Artificiale.
Programmatic Advertising: 6 trend che sono già un must nel 2024
Non resta a questo punto che concentrarci sulle tendenze - tutt’altro che passeggere - che interessano il mondo innovativo e variegato del Programmatic Buying. Scopriamole insieme.
IA e Programmatic Advertising
L’IA sta sparigliando le carte nel digital marketing, nella pubblicità e in diversi ambiti dell’economia. Le applicazioni che riguardano la Programmatic Adv riguardano principalmente il processo decisionale, complice un’analisi dei dati che risulta ottimizzata e permette di fare valutazioni ottimali in tempo reale.
Nel 2024 gli algoritmi stanno diventando ancora più sofisticati, dando luogo a un cambio di passo che appare chiaramente percepibile rispetto agli anni passati.
Ciò sta permettendo di creare campagne promozionali che garantiscono maggiori possibilità di successo, grazie all’acquisizione di informazioni dettagliate che risultano altamente predittive, spesso anche più di quelle inerenti il target comportamentale.
L’utente ha come la percezione che l’annuncio sia stato ideato appositamente per lui, questo perché a essere curata nei dettagli non è unicamente la parte testuale ma persino quella relativa alle immagini: un ambito in cui l’IA sta facendo davvero passi da gigante.
L'opportunità di sviluppare analisi così accurate aiuta a prevedere quali dovrebbero essere nei fatti le prestazioni degli annunci, massimizzandone la durata, la portata e l’efficienza.
Contenuti sempre più interattivi
L’uso dell’Intelligenza Artificiale sta contribuendo a conseguire contenuti ogni anno più creativi e dinamici, dando vita a un livello di personalizzazione che, come accennato poc’anzi, sarebbe stato impensabile fino a poco tempo fa.
Quali sono le conseguenze? Un livello più alto per quanto concerne engagement, tassi di conversione e ROI: elementi che spiegano molto bene i numeri esplicitati all’inizio, dal momento che si rivelano il motore economico che va a stimolare gli investimenti da parte di marketers e aziende.
Un cambio di targeting
Nel 2024 c’è un aspetto che ha visto un cambio di intenti notevole: il modo di intendere il target, dove da un pubblico analizzato in maniera tradizionale si è passati a un'operazione di matrice contestuale.
La ragione di tale modifica non è dovuta unicamente a motivazioni di pura e semplice performance ma anche in virtù di un inasprimento delle misure per tutto ciò che concerne la privacy: le norme in vigore stanno registrando un livello di tutela più considerevole. Ecco perché nella PA il targeting è sempre di più contestuale.
Il risultato è una pubblicità capace di rispettare la privacy delle persone, offrendo comunque annunci pertinenti ed esaustivi, più interessanti e mirati in relazione alla singola pagina di volta in volta visitata.
Una pubblicità multi-dispositivo
Un altro trend che sta emergendo in maniera particolarmente degna di nota nel 2024 è quello di un’attribuzione multi-dispositivo. In cosa consiste? Nel fatto che ogni cliente viene tracciato all’interno di diversi canali (smartphone, desktop, tablet, ecc. ecc.) i quali sono tra loro connessi.
Questo avviene alla luce del fatto che spesso per fare degli acquisti si utilizzano più dispositivi: ad esempio, può capitare di dare un’occhiata alle informazioni dal tablet per poi acquistare dal cellulare.
Il modello multi-dispositivo sta consentendo agli inserzionisti di misurare in maniera più precisa il ROI e massimizzare le attività di marketing, implementando i messaggi di natura sequenziale.
Ancora sulla privacy
La privacy è un aspetto che interessa sempre di più la PA, che ha saputo far diventare quella che poteva sembrare una limitazione un’opportunità. Alcune tattiche introdotte nell’ultimo periodo sono quelle che seguono:
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I dati risultano anonimi.
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“Privacy differenziale”: una misura essenziale per le operazioni di machine learning.
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Si sta sempre di più creando una sorta di circuito chiuso per addestrare i programmi, garantendo una sicurezza superiore.
L’introduzione di metriche dell’attenzione
L’ultimo trend che vi segnaliamo è legato all’introduzione di un nuovo e particolarissimo KPI, inerente le cosiddette metriche dell’attenzione, attraverso le quali viene bilanciata la qualità dell’annuncio rispetto alla sua capacità di “tenere incollato” chi lo visualizza.
Sarà un tema oggetto di sviluppo negli anni successivi e che verrà sempre di più implementato. Lo citiamo soprattutto in chiave innovativa e predittiva.
Conclusioni
Avvalersi delle soluzioni di Programmatic Advertising appare sempre più imprescindibile nella comunicazione contemporanea, per questo in ALEIDE WEB AGENCY vi prestiamo particolare attenzione. Gli ultimi trend del 2024 mostrano un passo in avanti significativo, motivo per cui non ci sono dubbi: la PA è qualcosa da attuare all’interno delle proprie strategie di marketing e su cui è necessario rimanere costantemente aggiornati.