06.02.2025

Cos'è e come funziona Grok, la nuova AI di X

Grok è il nuovo chatbot X e presenta diverse funzionalità interessanti. Scopriamo qualcosa di più sulle sue caratteristiche e su come funziona.

Cos'è e come funziona Grok, la nuova AI di X

L'intelligenza Artificiale è il trend del momento e poteva forse lasciarselo sfuggire uno degli imprenditori più visionari – e controversi – del nostro tempo, ovvero Elon Musk? Certamente no.

Il miliardario sudafricano, seppur con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense, ha investito per approntare un suo chatbot, ovvero un programma della stessa tipologia di Google Bard e ChatGPT.

Il suo nome è Grok e può essere utilizzato all'interno della piattaforma X (ex Twitter), anch'essa di proprietà di Musk. È già disponibile in Italia e nell'articolo di oggi vi raccontiamo qualcosa di più.

Come nasce l'idea di Grok

Non molto tempo fa, Elon Musk è balzato agli onori della cronaca per essersi espresso contro l'utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa, invitando a firmare una petizione con lo scopo di rallentarne lo sviluppo e l'applicazione. La motivazione? Il rischio che quanto messo a punto nei nuovi algoritmi possa “sfuggire al controllo umano”.

Premesso che non è il solo ad aver manifestato tale preoccupazione, c'è però da dire che Musk ha investito nell'IA fin dai suoi esordi, tornando alla ribalta a luglio 2023, quando ha fondato una sua azienda.

Il suo nome è xAI: un richiamo esplicito a progetti sviluppati in precedenza quali SpaceX, XCorp nonché lo stesso social X, ideato a partire da Twitter, acquistato nel 2022 per la somma di 44 miliardi dollari.

Come accennato, però, l'interesse dell'imprenditore sudafricano per l'Intelligenza Artificiale presenta radici ancora più antiche: è stato lui a co-fondare insieme Sam Altman la piattaforma a tutt'oggi di maggior successo nel settore, ovvero Chat GPT; correva l’anno 2015. Questo salvo poi “abbandonare la nave” nel 2018 per disaccordi sopraggiunti con gli altri componenti del team (sono ancora in corso azioni legali).

Tornando a Grok, la sua introduzione risale agli ultimi mesi del 2023; sull’addestramento non si sa molto, se non che è stato intenso e fatto in maniera estremamente mirata, sviluppando un tone of voice irriverente e sopra le righe, tipico del canale social di cui fa parte.

Cos’è Grok e l’origine del nome

Da dove deriva il nome Grok? Prende forma dal romanzo Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, dove il termine indica la capacità di sviluppare una comprensione dei concetti in maniera approfondita.

Il riferimento è alla cultura hippie statunitense e sottintende l’assimilazione di ogni passaggio in un determinato contesto; solo allora si può procedere a quello successivo.

Ma di cosa si tratta, esattamente? Come abbiamo accennato poc'anzi, rappresenta una forma di Intelligenza Artificiale generativa. Alla base c'è l'impiego di un modello linguistico di grandi dimensioni (in inglese LLM).

Inizialmente la denominazione era un’altra, ovvero TruthGPT, a fronte di un accesso consentito inizialmente soltanto agli utenti premium di X. Attualmente, essendo open source, è fruibile gratuitamente da tutti gli utenti della piattaforma: questo a partire dal 6 dicembre 2024, ma l'uso rimane limitato.

Non aspettatevi, in ogni caso, niente che non conosciate già, almeno se avete dimestichezza con Google Bard oppure ChatGPT.

Come funziona Grok?

In Grok, alla base dell'apprendimento, c'è l'interazione con l'essere umano, tramite l'individuazione di frasi e prima ancora parole di cui il software poi si avvale per creare espressioni similari. Il livello sembra simile a quello di una versione intermedia di ChatGPT.

Ciò significa che Grok ha capacità superiori rispetto a quelle dei primi chatbot, che sono comunque inferiori rispetto alle versioni di ultima generazione messe in campo da parte della piattaforma di Sam Altman.

Grok vs Bard e ChatGPT

Lo abbiamo già accennato ma il tratto distintivo di Grok è soprattutto il suo modo di interfacciarsi, che è stato ben descritto dalla casa produttrice xAI in un messaggio lanciato su X. È stato infatti addestrato «per rispondere con ironia e per avere uno spirito ribelle, quindi non usatelo se odiate l’umorismo».

Ma quali sono le differenze che presenta il nuovo chatbot di Elon Musk  rispetto a ChatGPT e Google Bard? Accanto a un modo di comunicare irriverente, ironico e a tratti persino irrispettoso, ci sono altri elementi degni di nota, vediamoli insieme:

  • Per l’apprendimento il software si avvale dei dati disponibili all'interno della piattaforma. Ciò vuol dire che l'addestramento risulta continuativo e mirato in relazione ai contenuti che sono oggetto di discussione.
  • Il suo modo di comunicare vuole suscitare engagement, divertimento e condivisione. Questa strategia sta riscuotendo successo? Parrebbe proprio di sì.

Possiamo senza dubbio dire una cosa di Grok, alla luce di quanto analizzato fino a questo momento.

Senza entrare in questioni troppo tecniche ed etiche, si tratta senza ombra di dubbio di un prodotto innovativo o comunque interessante. E che denota molteplici attualizzazioni e potenzialità per le aziende e i professionisti.

Come adoperare Grok e cosa si può fare

Come si fa ad utilizzare Grok? E cosa è in grado di fare? Ecco alcune cose da sapere:

  • Occorre prima di tutto avere un account sulla piattaforma X.
  • Il chatbot è disponibile gratuitamente in versione limitata (massimo dieci ricerche l’ora). L'accesso è illimitato e viene garantito unicamente per gli utenti Premium.
  • Per iniziare non resta che andare sul proprio profilo; si trova nel menu situato a sinistra.
  • L'interazione è di per sé piuttosto semplice: basta compilare il prompt, utilizzando parole semplici e chiare. Nulla di diverso da Bard o da ChatGPT. Si possono sfruttare gli hashtag per esplorare gli argomenti di tendenza.
  • Si presta quindi per approfondire argomenti, avere informazioni, generare contenuti. Le fonti vengono di volta in volta indicate, così da proseguire nell’interazione, a fronte di una spiccata personalizzazione.

Grok presenta in dotazione diversi optional: dà la possibilità di controllare la cronologia alla modalità focus. Una parentesi a parte merita invece Aurora, uno strumento ideato appositamente per la creazione delle immagini tramite IA. Anche in questo il programma dell'azienda di Musk sta cavalcando un trend in forte ascesa.

Come funziona Aurora

Come evidenziato poc’anzi, all'interno di Grok si trova Aurora, l’Intelligenza Artificiale che consente di generare immagini. I contenuti visual si possono conseguire sia a partire da qualcosa che la persona ha già, sia chiedendo al tool di fornire degli elementi che possano essere di ispirazione.

Aurora è anche in grado di ricreare loghi e persino testi (utili ad esempio per le didascalie), ritratti di esseri umani e aggiungere dei filtri; questi ultimi sono indispensabili per rispettare le norme in vigore per quanto riguarda privacy e copyright. Le immagini ottenute possono essere salvate e inserite nei post sulla piattaforma X.

Conclusioni

La nascita di Grok e la sua Introduzione su X conferma il forte momento di sviluppo che sta vivendo l'Intelligenza Artificiale, oggetto di costanti e importanti investimenti.

La cosa forse più interessante è la personalizzazione che presenta al suo interno, a fronte di tratti che lo distinguono da altri prodotti similari.

Pare che questo sia soltanto uno dei primi “esperimenti” di Elon Musk, motivo per cui sentiremo ancora parlare sia di Grok sia di altri prodotti sviluppati da xAI. Non mancheranno quindi le occasioni di tenervi aggiornati.