BeReal: alla scoperta del nuovo social che fa discutere
BeReal è un social presente fin dal 2020 ma è soltanto nel 2022 che si è fatto notare. Merito delle funzioni innovative, a partire dall’invio di una notifica che consente di scattare foto in real time: una volta arrivata all’utente si ha tempo solo due minuti per riprodurre un contenuto il più reale possibile.
Un’app nel segno dell’autenticità che intende opporsi al modello di perfezione dilagante di altre piattaforme, capace di conquistare in particolare la Generazione Z. Per le aziende BeReal si rivela un network dalle potenzialità interessanti, soprattutto per quanti hanno un target giovane e desiderano consolidare un’immagine nel segno della naturalezza.
Cos’è e come nasce BeReal
La storia di BeReal comincia in Francia nel 2020, quando viene ideato da Alexis Barreyat e Kevin Perreau.
Sono dovuti però passare due anni affinché l’app esplodesse a livello planetario. Alla fine del 2022 sono aumentati in maniera improvvisa i download, a fronte di circa 3 milioni di utenti che fanno uso del format nella quotidianità e di oltre 21 milioni di persone attive ogni mese.
A essere conquistati sono soprattutto i nati della Generazione Z: un bacino che presenta notevoli potenzialità di espansione.
L’intento dei suoi sviluppatori è creare un luogo digitale in cui instaurare legami autentici e profondi. Appare ben sintetizzato dal nome del social, il quale consente di catturare momenti in tempo reale, senza utilizzare post-produzione, filtri o qualunque altra soluzione che possa influenzare l’immagine originale.
La durata del contenuto è di un giorno e ricorda un’altra piattaforma di successo, Snapchat, in particolare per il mondo in cui appaiono e scompaiono i contenuti, mentre per l’intento in real time è similare a Instagram, con la significativa differenza per quanto riguarda i filtri.
Su BeReal si possono trovare ogni giorno molteplici immagini, sia legate alla quotidianità sia più particolari, da una visita medica a momenti vissuti in bagno o sul divano, situazioni legate al lavoro come al tempo libero.
Il tratto comune? La verità delle foto, che non risultano artefatte ma… reali. Una comunicazione che al di là della singola situazione vuole essere il più vicina a quella della vita che facciamo tutti.
Come funziona BeReal
L’approccio di BeReal si rivela poco personalizzabile e alquanto standardizzato. Il funzionamento è di per sé semplice e prevede l’invio all’utente di una notifica che lo invita essere reale (be real, appunto). Da quel momento la persona ha due minuti per scattare una fotografia e postarla sul Feed.
Il social si avvale sia delle fotocamera interna che di quella esterna presenti sul cellulare. Si ottiene in questo modo uno scatto doppio, foto classica più selfie, il quale può venire condiviso con gli amici oppure con tutti in una homepage pubblica.
Ogni visual deve essere realistico: per questo non può essere modificato una volta pubblicato. Sono anche resi noti i tentativi di scatto fatti dall’utente, sempre per realismo.
Se la persona sfora i due minuti e pubblica dopo la foto, l’app automaticamente oscura il Feed dell’utente, impedendogli di visualizzare i post degli amici.
Ogni scatto viene rimosso dopo 24 ore e il feed si svuota, in maniera non dissimile dalle Stories di Instagram e Facebook.
Gli utenti hanno inoltre la possibilità di realizzare le cosiddette “Real Emoji”: fotografie in cui gli utenti riproducono le espressioni delle stesse emoji esistenti.
Una differenza importante con i social di Meta è che sono assenti i like e non è possibile visualizzare il numero di follower. Manca inoltre totalmente la modalità video: un tratto che rende BeReal un social “old style”, semplice e immediato nella fruizione.
Il fenomeno BeReal: uno sguardo all’Italia
Abbiamo già accennato al successo planetario di BeReal, capace secondo Statista, una compagnia specializzata nell’analisi e nel report dei dati specifici inerenti il mondo del marketing, di raggiungere oltre 2.7 milioni di download negli USA: nell’aprile 2022 è stato il secondo social network più scaricato.
Anche in Francia sta andando molto bene, ha superato un numero di download di oltre 1.6 milioni, mentre in Inghilterra i dati parlano di oltre 1.5 milioni di download.
E in Italia? Il fenomeno BeReal sta piano piano esplodendo, in maniera graduale e controllata ma costante. Il numero di download non è come quello registrato all’estero ma è comunque buono: è stabile sui 127 mila e interessa in maniera quasi unilaterale gli utenti della Generazione Z.
BeReal e la comunicazione per le aziende
BeReal si fa interprete di un desiderio di autenticità, il quale in passato ha già spopolato e continua in parte a spopolare su Instagram, ad esempio con gli influencer della skin positivity che postano foto in cui si mostrano al naturale, anche in situazioni di inadeguatezza o similari.
BeReal lo fa in maniera immediata, ovvero partendo dal suo stesso funzionamento, portando un nuovo modo di comunicare agli altri a partire da una particolare e differente concezione della fotografia: con l’assenza di soluzioni patinate.
A essere attratti sono in particolare i giovani della Gen Z ed è proprio per quanto riguarda loro che nascono per le aziende nuove opportunità.
Una cosa è importante conoscere, a proposito del network. Coerente con la propria vision e identità non permette la sponsorizzazione di contenuti e vieta l’uso a scopi commerciali o pubblicitari: sono assenti tutti gli elementi spam.
Si tratta di una scelta che tende ad allontanare le aziende, per molti versi, a fronte di una tutela degli utenti e dei loro post.
Eppure sono diverse le realtà economiche che hanno fatto propria la mission dell’autenticità di BeReal, lanciando una comunicazione reale con risultati più che soddisfacenti.
Per spiegarci meglio vi proponiamo un case study che vede al centro una nota catena americana di ristoranti messicani, Chipotle, la quale ha utilizzato il network per mostrare immagini della propria quotidianità.
L’apprezzamento degli utenti è stato immediato e ha portato poi a una seconda mossa strategica di marketing: un post in cui era presente un codice sconto valido un solo minuto, realizzato all’arrivo della notifica push di BeReal. I primi cento utenti hanno potuto ricevere un omaggio da parte del ristorante.
Per le aziende BeReal rappresenta quindi un’importante opportunità per raccontarsi in maniera autentica e spontanea, per quello che si è realmente, creando un legame più vicino con il proprio target. Qualcosa che può interessare moltissime realtà, in particolare quante hanno un bacino d’utenza giovane.
E gli influencer?
All’apparenza non ha senso per un influencer essere su BeReal. In realtà non è così: la piattaforma si rivela molto interessante dal momento che permette una condivisione della realtà quotidiana.
Mostra la vita, più che un racconto della stessa, abbassando i confini tra online e offline, creando una connessione migliore, più vicina, persino maggiormente costante.
Le potenzialità ci sono per i Content Creator, capaci di raggiungere tramite il network specialmente quel pubblico che è stanco di finzione, quest’ultima imperante in molti social, e che vuole poter vedere la vita per come realmente è.
Conclusioni: le prospettive di BeReal (per le aziende)
BeReal rappresenta una novità decisamente interessante e non c’è dubbio che saranno in diversi a prendere spunto dalle innovazioni messe in campo sulla piattaforma per adattarle alla propria strategia social o di immagine.
Il format appare allo stesso tempo il punto di incontro tra diverse app sperimentali, ormai sorpassate, ed è stato capace di raggiungere il grande pubblico, soprattutto nei confini fuori dall’Italia.
In questo momento, dopo l’esplosione a cui abbiamo assistito nel 2022, si trova in una situazione di passaggio e di assestamento: sarà essenziale tenere d’occhio costantemente i numeri per capire se si tratta di una chimera oppure ha un futuro solido.
L’altro ostacolo è rappresentato dalla mancanza di opportunità di sponsorizzazione per le aziende, che possono però allo stesso tempo rafforzare tramite il network la propria identità di brand, abbassando i filtri e creando un rapporto più diretto con il target.
Si rivela perciò utile per implementare la brand awareness e la brand reputation, in particolare presso gli utenti della Generazione Z, alla ricerca sempre più di una comunicazione trasparente.
Si tratta, in ogni caso, di un social da inserire all’interno di una strategia di marketing ad ampio raggio, non come unico canale. Una partnership con una realtà come una web agency specializzata in strategie Multi Channel e nel Social Media Marketing permette di avere risultati duraturi e nel segno dell’efficacia, così da cogliere le opportunità di questa interessante piattaforma.