Cosa sono i video mobile-first?
I device elettronici sono sempre più numerosi e di importanza cruciale per quanto riguarda la nostra routine quotidiana. Ecco perché, specialmente negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria rivoluzione nel panorama dei media. Le persone passano con estrema disinvoltura dal computer al cellulare più volte durante il giorno e, ormai, il principale modo per usufruire del web è rappresentato da smartphone e tablet, che hanno assunto una posizione di potere.
I cellulari diventano più efficaci, le app disponibili sono in grado di supportarci e soddisfare ogni nostro bisogno e si fa sempre più consistente l’idea di un pubblico esclusivamente mobile. Ecco perché c’è stato il passaggio anche da parte di molte aziende a una filosofia di tipo "mobile first", soprattutto per quel che riguarda le strategie di marketing. Anzi, sarà corretto affermare come una mentalità di tipo mobile first sia assolutamente fondamentale per la strutturazione di qualsiasi campagna di marketing moderna. Una regola d’oro che vale più che mai nel contesto dei video, visto che sono milioni ogni giorno gli utenti di piattaforme di streaming, persone attive sui social dove passano ore a scorrere pagine e feed.
Ma quindi, cosa vuol dire in sostanza mobile first?
Cosa vuol dire "mobile first"
I contenuti "mobile first" sono tutti quei contenuti e asset - siano essi video, annunci o siti web - che nascono ottimizzati per i dispositivi mobili. Non significa che funzionano soltanto sui device mobili, ma che sono progettati pensando alla funzionalità mobile. Lo schermo di tablet e smartphone è piccolo, dunque richiede proporzioni differenti che non vadano a interferire con le interazioni dell’utente. Le agenzie di comunicazione e le web agency sviluppano contenuti e websites con un occhio più attento al mobile.
In principio furono le Stories
Tra le prime e più importanti interazioni video che si sono fatte strada sugli schermi dei nostri dispositivi mobili dobbiamo ricordare le ‘stories’, quelle di Instagram in primis. Queste hanno svelato un nuovo modo di fruire dei contenuti, puntando sul coinvolgimento dello spettatore e sulla breve durata del contenuto. Si possono registrare video per un tempo massimo di 15 secondi in maniera molto semplice, ovvero cliccando sul pulsante di fianco a quello per scattare fotografie. Mantenendo il video al di sotto di questo tempo, si possono includere info essenziali in un formato facile da visualizzare. I video, una volta caricati, restano visibili per 24 ore prima di scomparire.
Un vero e proprio boom, sia per le storie di Instagram che per i social network in generale, si è registrato dall’avvio del 2020 quando è scoppiata la pandemia da Covid-19 e si è sentito un bisogno più forte di condividere momenti di vita vissuta in quarantena. Una ulteriore evoluzione è stata poi rappresentata dalla nascita della Instagram Tv e della app “IGTV: video in Instagram”, dedicata interamente proprio alla creazione e alla visualizzazione di video mobile first per agevolare la fruizione via cellulare.
Video mobile-first: un trend in continua crescita
Abbiamo accennato al boom di contatti e condivisioni avvenuto nell’ultimo anno con riferimento alle storie di Instagram, ma ovviamente essendo il trend dei video mobile first in crescita, sarà utile accennare anche ad altri canali che offrono contenuti simili come ad esempio il social Facebook. Anche qui, gli utenti passano molto tempo a scorrere i diversi contenuti, generando traffico e coinvolgimento organici in più rispetto alle sole immagini, che inizialmente erano protagoniste assolute della piattaforma. Un’ulteriore conferma dell’apprezzamento del formato video da parte degli utenti, è dovuta anche alla facilità di fruizione e alla rapidità di acquisizione dei contenuti.
Dal momento che la maggioranza delle persone scorre le pagine di Facebook e i relativi contenuti nel formato verticale, è chiaro che la cosa migliore da fare sarà creare video mobile first ottimizzati per una simile fruizione.
La soglia di attenzione degli utenti negli anni si è abbassata drasticamente (la media è di 8 secondi totali!), pertanto, non a caso, le piattaforme digitali tendono a ridurre sempre di più la durata dei video, puntando all'immediatezza, alle frasi brevi, al contenuto semplice. Possiamo parlare di creatività in formato verticale, per ottenere conversioni più elevate e un ROI (ritorno sulla spesa pubblicitaria) positivo.
...ma non chiamateli semplicemente video verticali
È la forma stessa degli smartphone ad aver contribuito a modificare il nostro modo di relazionarci nella vita quotidiana con tutto ciò che ci circonda. Il motivo è presto detto: sia Instragram con le storie e poi con la app Instagram Tv ci siamo abituati non solo a guardare ma anche a creare contenuti video in formato verticale (ovvero in modalità ‘portrait’). Una tendenza che le aziende hanno ormai imparato a intercettare e fare propria nelle strategie di marketing, al punto che si stanno registrando tassi di conversione molto alti proprio con le inserzioni in tale formato.
Per caricare i video, il formato migliore è quello con le proporzioni di 9:16.
Mai superare i 4GB o i 240 minuti di durata, altrimenti Facebook non caricherà correttamente il file video.
In questo modo si potrà generare coinvolgimento da parte degli utenti sul dispositivo mobile, con la garanzia di poter passare velocemente al formato orizzontale se e quando necessario.
Video mobile-first, il cuore di Tik Tok
Come detto, in principio fu Instagram con le sue prime ‘stories’. Poi questo particolare formato di video mobile first è stato adottato e utilizzato su larga scala anche da Facebook. In entrambi i casi, però, le immagini sono e restano parte integrante dell’offerta di svago e contenuti veicolati.
Esiste però un social che nasce solo e unicamente come piattaforma interamente ideata per soli video di ogni genere: divertenti, interessanti e comunque leggeri. Stiamo parlando di Tik Tok. Si tratta di un social pensato e strutturato per essere mobile first in sé per sé. I video sono la colonna portante dell’intera offerta, vengono realizzati direttamente dagli utenti tramite la app ed il suo editor video (si possono personalizzare jingle, filtri e transizioni).
I contenuti sono di facile manipolazione, ecco che allora il confine tra content creator e utente si assottiglia sempre di più. In breve tempo, si potranno creare brevi clip per farsi notare e far aumentare la propria notorietà e la fan base.
Diversamente da Instagram, dove gli utenti raccontano il dietro le quinte della loro quotidianità, su Tik Tok si susseguono sfide e trend musicali ma non solo. Gli utenti si cimentano in balletti, parodie, tutorial e tanto altro; il tutto con una finalità acchiappa-follow. Una bella foto “instagrammabile” non basta più: si devono individuare le principali tendenze e costruire attorno ad essere uno storytelling in piena regola.
Instagram e i suoi formati video
La app Instagram Tv ha apportato un ulteriore cambiamento nel mondo del social network. Ma a cosa serve? In primis a rivoluzionare abitudini e formati (si può infatti superare il minuto), e anche a fare business con gli influencer. IGTV permette ai suoi utenti di caricare e vedere video in formato verticale (dal maggio 2019 anche in orizzontale) la cui durata può raggiungere i 10 minuti per gli account “standard” e i 60 minuti per gli account “popolari” e “verificati”.
Per quanto riguarda i formati video che ‘funzionano’ di più su Instagram, si tratta di quello quadrato e rettangolare. La risoluzione minima è 600x315 pixel in orizzontale e 600x600 pixel nel quadrato, mentre invece è pari a 600x750 pixel in verticale (4:5). In merito poi alla frequenza dei fotogrammi, è prevista una soglia massima di 30fps; non vi sono limiti per quanto riguarda la velocità di trasmissione dei file sotto a 1 Giga. I formati raccomandati sono .mov e .mp4. La risposta di Instagram a TikTok è rappresentata dal formato ‘Reel’, strumento video in formato .mp4 con orientamento sia orizzontale che verticale. Il range temporale per quanto riguarda la durata è di 15-30 secondi. Viene anche offerta la possibilità di creare video mobile first con effetti personalizzati, scegliendo musica ed effetti dalla libreria del social network.
Inserzioni shorts video mobile-first per aumentare la visibilità su Facebook e Instagram
Le inserzioni video brevi in formato verticale, sono attualmente il modo migliore per farsi notare sui social Facebook e Instagram. Sappiamo bene quanto le persone amino trascorrere il tempo ed essere intrattenute dai propri dispositivi mobili e dalle mobile app; con i video che superano quanto a popolarità le immagini, poiché vengono guardati con frequenza maggiore.
Un modo performante per accattivare gli sguardi e catturare l’attenzione delle persone è rappresentato dalle inserzioni video di breve durata e in formato verticale. Decidendo di puntare su delle inserzioni shorts video mobile-first, caricandoli via Facebook Ads avrai la possibilità di essere visto da potenziali clienti con una frequenza fino a 5 volte superiore rispetto ad una semplice immagine, e quindi avrai la possibilità di aumentare le interazioni con i tuoi followers, aumentare la awareness sul tuo brand nonché la possibilità di far crescere le tue conversioni.
In pochi attimi, grazie agli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma, si possono realizzare video progettati proprio per la fruizione via smartphone (dunque video mobile first) e trovare dei nuovi clienti. Siamo sempre nei 15 secondi al massimo di durata e il formato come accennato è generalmente quello verticale.
Una best practice è quella di pianificare in anticipo le tue prossime strategie di marketing. Ad esempio, festività come il Black Friday o la festa dei single, sono ottime portatrici di traffico sui tuoi canali; programmando contenuti ed offerte per il tuo pubblico targettizzato, avrai la possibilità di farti notare ancora di più dagli users!
Video in-store: la nuova frontiera degli acquisti offline
Quando si entra in un negozio, specialmente se si tratta di uno store di abbigliamento o di una catena multipiano, è bello indugiare tra le merci, gli abiti e i prodotti esposti in bell’ordine a caccia di qualche affare interessante. Molto spesso capita che le persone mentre sono dentro al negozio, facciano ricerche su Google su quegli stessi prodotti che vorrebbero acquistare. La cosa che sorprende è che nella maggior parte dei casi i contenuti che vengono visualizzati dalle persone sono video.
Si tratta di contributi per loro essenza brevi e sintetici, pensati per comunicare in pochi secondi informazioni essenziali a chi si trova nel negozio di abbigliamento oppure tra gli scaffali del centro commerciale. Si tratta quindi ancora una volta di contenuti mobile first, pensati per essere visualizzati in movimento: i video ‘in store’ sono la nuova frontiera del settore, una nicchia a sé stante che promette di allargarsi a dismisura nel nome del supporto dei clienti e degli utenti della Rete. E’ importante posizionare ai primi posti questi risultati video, capaci di rispondere a dubbi o curiosità ricorrenti. Sta infatti cambiando il modo stesso di vivere il negozio e con esso anche l’esperienza d’acquisto che diventa più digitalizzata.
Video mobile-first e gamification
Quando parliamo di gamification facciamo riferimento all’impiego di elementi nella strategia di marketing che sono direttamente legati dal mondo dei giochi. Le tecniche di game design vengono applicate nello specifico a contesti che però non hanno niente di ludico, fortificando le strategie di crescita di aziende e professionisti. Senza dubbio il marketing è stato tra le principali aree a implementare le tecniche di game design, che in breve tempo si sono diffuse anche in altri settori e contesti molto variegati (benessere, turismo e cultura ma anche ecosostenibilità tanto per fare esempi più ricorrenti). Qui, le soluzioni video mobile first e user friendly, sono l’Abc del successo di un progetto. Il gioco viene fruito in movimento e con lo smartphone in posizione verticale, molto spesso anche nel contesto di aziende che si occupano di formazione. L’intento è quello di stimolare il coinvolgimento della persona, facendola divertire.
Video verticali nei siti web
La maggior parte degli utenti che navigano su internet quotidianamente lo fa da dispositivi mobile; proprio per questo, il layout dei siti web responsive si è adattato per includere i video con orientamento verticale. Anche le piattaforme streaming più gettonate ed utilizzate, quali YouTube e Vimeo, permettono il caricamento dei video in questo formato e mettono a disposizione il codice da inserire all’interno dei siti web con player verticale, ottimizzato per i dispositivi mobile.