Cos'è il Meme Marketing e perché utilizzarlo

Quando si parla di Meme Marketing si fa riferimento a una strategia della comunicazione digitale che si basa sull’utilizzo dei meme: delle immagini che si contraddistinguono per l’alto tasso ironico, divulgate sui canali social. Possono essere delle infografiche come dei video: è il lato umoristico a risultare la loro cifra distintiva.
I meme sono diventati virali su tutti i network, incluso LinkedIn, che pure dovrebbe essere una piattaforma di per sé più istituzionale e “seriosa”, almeno nell’immaginario. Non necessariamente è così, tuttavia, se il contenuto è originale e informativo al contempo.
Oggi vi raccontiamo qualcosa di più sul Meme Marketing, un approccio in grado di far emergere il brand agli occhi degli utenti, catturandone l’attenzione. Qualcosa che si rivela tutt’altro che semplice nel panorama attuale, caratterizzato dall’information overload, ovvero da un sovraccarico di contenuti.
Cos’è il meme: l’elemento alla base del Meme Marketing
Alla base del Meme Marketing c’è quindi il meme. Ma di cosa si tratta, esattamente?
Come abbiamo avuto modo di accennare poc’anzi, rappresenta un contenuto che denota una connotazione umoristica. Viene veicolato sui social network attraverso condivisioni e commenti, complice un’interazione diretta tra chi pubblica e chi fruisce.
Si inserisce all’interno di una comunicazione naturale e che presenta una condivisione a livello sociale, culturale ed emotivo: particolarmente complessa, dunque, non diversamente da quanto avviene nel caso di un genere quale la commedia nei formati televisivi e cinematografici.
Note storiche sui meme: dalle origini ai giorni nostri
La creazione dei meme ha preso forma nel momento in cui gli esperti del marketing si sono resi conto che i classici banner pubblicitari non erano più efficaci. Gli utenti online, ormai assuefatti, hanno iniziato a scansarli, a ignorarli: serviva un nuovo approccio in grado di generare engagement.
Ciò è avvenuto indicativamente all’inizio degli anni Duemila, a seguito dell’affermazione delle piattaforme social, diventate non più di uso elitario, ma comune, interessando tutte le generazioni.
L’origine dei meme è però più lontana e viene attribuita a Richard Dawkins, etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico, il quale ha illustrato tale concetto in un libro pubblicato nel 1976: Il gene egoista.
All’interno del volume il meme viene definito come una sorta di entità minima di informazione che, non diversamente dal gene, può essere replicata e in quanto tale trasmessa da una persona all’altra.
A oggi i meme rappresentano il format più diffuso della comunicazione su Internet su piattaforme come Instagram, TikTok e X.
Qui vengono condivisi e diffusi spontaneamente dagli utenti, che trovano piacere e divertimento nel mostrare contenuti umoristici e divertenti, rendendo partecipi gli altri.
Ed è proprio questo lato potenzialmente virale a renderli proficui per le aziende, che hanno così la possibilità di creare connessioni autentiche e proficue, implementando visibilità e reputazione.
Perché integrare il Meme Marketing in una strategia di comunicazione: i vantaggi
Elaborare una strategia di Meme Marketing presenta un potenziale elevato proprio per via della sua capacità di permettere al marchio di distinguersi dalla massa, emergendo all’interno di quel mare affollato che è l’informazione online.
Inoltre, consente all’azienda di assumere un’immagine sì autorevole ma anche amichevole, non troppo seriosa e più vicina al suo pubblico, stabilendo una condivisione di valori ed emozioni. Pertanto, i vantaggi principali del Meme Marketing sono quelli che seguono:
- Alto tasso di engagement. Un meme in grado di generare coinvolgimento ha maggiori probabilità di diventare virale in breve tempo, raggiungendo facilmente moltissime persone. Qualcosa che vale specialmente qualora il target di riferimento fosse più giovane, interessando Millennial e Gen Z, più propensi a questo tipo di messaggi. Una strategia di Meme Marketing è perciò imprescindibile qualora si volesse “svecchiare” lo status dell’azienda.
- Efficacia top, con costi contenuti. Il costo di una campagna di Meme Marketing si rivela di per sé alquanto contenuto, sia per quanto riguarda il singolo contenuto che quelli elaborati successivamente, dal momento che si può riutilizzare una stessa idea in più versioni.
- Un’immagine più fresca e “umana”. Il marchio si mostra propenso al dialogo, accessibile, persino più umano. I consumatori potranno riconoscersi più facilmente, avendo voglia di far parte della community.
Come si crea un meme? Tecniche e tipologie
Un meme può essere creato attraverso vari tool, alcuni dei quali gratuiti, disponibili su Internet. Si accede a formati standard che andranno poi personalizzati attraverso messaggi di testo, scaricando file di una dimensione soddisfacente.
Si può, inoltre, creare un meme senza scritte, sempre attingendo dai siti di immagini copyfree e gratuite, che andranno poi modificate attraverso programmi ad hoc.
Non mancano i professionisti del marketing in grado di conseguire da zero dei meme, progettandoli a misura della singola realtà imprenditoriale.
Ognuna di queste strategie, comunque, non esclude l’altra: si tratta di soluzioni differenti, da valutare caso per caso. Detto ciò, esistono due principali tipologie di meme, ovvero:
- Dank meme. Si tratta di quelli più vicini alla classica “freddura”; vengono concepiti rielaborando format comuni e sono indicati per raggiungere un pubblico target altamente segmentato.
- Immagini di tipo macro. Le image macro, come sono altresì conosciute, rappresentano la categoria più diffusa.Si rielabora un’immagine nota, come può essere un quadro oppure un personaggio di un film, riadattandola in chiave ironica.
Come realizzare una strategia di Meme Marketing efficace
Realizzare una strategia di Meme Marketing è molto più complesso di quanto non si possa pensare: il confine tra ciò che è umoristico e cosa non lo è si rivela molto sottile.
Occorre quindi prima di tutto fare uno studio sul target da raggiungere, individuando il segmento più proficuo rispetto al brand, valutando le caratteristiche e il tipo di ironia in grado di generare engagement.
L’analisi del target permette di individuare anche la piattaforma più in linea con il messaggio che si desidera veicolare. Le cose cambiano se si desidera coinvolgere Gen Z e Millennial, così come se si opera nel B2B o nel B2C.
Un altro aspetto su cui focalizzarsi è il monitoraggio dei trend più interessanti, a livello non solo specialistico ma generale, a patto però di essere certi che non siano passati di moda.
A questo punto non resterà che fare delle prove, testando più format prima di mandarli online.
Infine, occorre rispettare il tone of voice del brand, affinché la campagna possa apparire naturale e diventare espressione di una comunicazione più generale. Questo elemento dovrebbe fare da filo conduttore.
3 esempi vincenti di Campagne di Meme Marketing
Proponiamo di seguito tre esempi di campagne di Meme Marketing di successo, tutte diverse tra loro. Scopriamole insieme.
Taffo
Taffo è un esempio particolarmente efficace di Meme Marketing. Si tratta di un’azienda che offre servizi di onoranze funebri: un ambito che va trattato con la giusta delicatezza, ma su cui l’impresa ha saputo ironizzare senza essere né offensiva né banale.
Il post lanciato quando è venuta a mancare la Regina Elisabetta II, con tanto di pala e corona, è diventato virale in breve tempo.
Arancinotto
Arancinotto è un chiaro esempio di come si possa fare Meme Marketing valorizzando qualcosa di tipico, in chiave local e ampliando i propri confini.
Si tratta di un’azienda che commercializza online stampi per arancini. Il suo post con meme personalizzato in chiave arancino-mania mette subito di buon umore: non poteva che diventare virale.
Sephora
Sephora è una delle maggiori catene del mondo beauty in Europa. Ha creato una campagna ad alto tasso umoristico su TikTok, facendo leva sul Meme Marketing, utilizzando un formato video dal tono ironico, facendo leva sulle imperfezioni che subentrano quando ci si trucca.
Questa soluzione è risultata fortemente efficace, in quanto ha coniugato intrattenimento e informazione, diventando velocemente virale.
Conclusioni sul Meme Marketing: gli errori da evitare
Il Meme Marketing presenta diversi vantaggi e potenzialità, a patto tuttavia di non fare alcuni errori di per sé piuttosto grossolani (e impattanti). Uno dei più comuni è quello di creare freddure non immediate né di facile comprensione, oppure non attuali rispetto al contesto.
Attenzione poi a non eccedere quando si affrontano temi delicati: prendete come faro l’esempio di Taffo.
Infine, la banalità è il nemico numero uno e va assolutamente evitata, qualcosa che può essere conseguito ricercando un tone of voice autentico e in linea con il brand.