Visual identity e brand identity: sono la stessa cosa?
Brand Identity e Visual Identity sono concetti che vengono spesso utilizzati come sinonimi. In realtà, per quanto gli ambiti siano affini e similari, presentano modalità e significati diversi. In questo approfondimento vi raccontiamo qualcosa di più sulle loro specificità e differenze.
Cos’è la brand identity?
Per brand identity si intende, come suggerisce la parola stessa, l’identità dell’azienda. Ovvero quei tratti distintivi che la rendono perfettamente riconoscibile e identificabile da parte dei consumatori.
Rappresenta l’immagine che si desidera comunicare e non va confusa con la brand image, la quale è, invece, l’immagine effettivamente percepita dai consumatori. A fare chiarezza David Aaker, economista statunitense ed esperto di marketing, il quale definisce la brand identity (o identità di marca) come “un set di associazioni uniche legate al brand che un brand strategist aspira a creare e a mantenere”.
La brand identity è un concetto complesso e centrale nella comunicazione aziendale ed è il risultato di molteplici fattori coinvolti, di tipo verbale, olfattivo, sonoro, tattile, gustativo e visuale, interessando tutti e cinque i sensi. È legata intrinsecamente al messaggio che l’impresa vuole lanciare sul mercato. Non è altro, sostanzialmente, che il modo in cui la singola realtà economica desidera essere percepita dal proprio target di riferimento.
Il branding, infatti, è la relazione, di tipo emotivo, che l’impresa intrattiene con i propri clienti, ma anche l’esperienza che il consumatore ha con il marchio. Comprende la mission, i valori e la vision, quegli elementi che rimangono impressi durante l’interazione al destinatario della comunicazione. Rappresenta quel tratto per cui quell’impresa si trova a essere ricordata e per cui si distingue da tutti i competitors, la sua unicità.
La brand identity è lo strumento principe del branding ed è un processo lungo e duraturo nel tempo che vede il coinvolgimento di molteplici elementi, dal logo, i colori, al tone of voice, i comunicati stampa, le interviste, le campagne pubblicitarie online e molto altro ancora.
Del resto, come diceva Oscar Wilde, “Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli”. È questo, in fondo, il senso della brand identity e il modo in cui si trova a comunicare.
Brand identity: un esempio di successo italiano
Per cercare di spiegarci meglio vi proponiamo l'esempio di un marchio simbolo della moda italiana: Prada, fondato nel 1913 e costantemente sulla cresta dell’onda. La brand identity aziendale vede la definizione, attraverso non solo i prodotti ma la comunicazione, di un mondo intellettuale che unisce design, struttura e immagine nel segno della qualità e dell’innovazione.
Una delle idee vincenti del brand è stata nel 1997, anche nell’ottica dell’affermazione della brand identity a livello internazionale, la realizzazione dell’impresa velistica che tenne incollati, e ancora riesce a farlo, milioni di appassionati in tutto il mondo: quella di Luna Rossa e delle sue partecipazioni all’America’s Cup nonché alle altre maggiori competizioni internazionali.
Accanto alla narrazione sportiva empatica e coinvolgente, a partire dalla scelta del nome, questo sì davvero vincente, la campagna ha portato alla realizzazione dell’omonima linea sportswear di Prada, con tanto di fragranza e soluzioni beauty uomo.
Certo, si tratta di un’operazione di notevole successo, capace di dare al brand italiano nuovi aspetti dinamici per quanto riguarda l’identità di marca, consolidando l’immagine di innovazione, sperimentazione, audacia e design in puro stile Made in Italy che da sempre l’accompagnano. Lo dimostra il fatto che di Luna Rossa si continua a parlare ancora oggi e, certamente, Prada non è solo questo ma la sua brand identity ne è uscita più affermata, dando risalto a quel lato di unicità imprescindibile.
Cos’è la visual identity?
La visual identity (o identità visiva) comprende tutti quegli elementi grafici che rendono riconoscibile il marchio a livello visivo quali il logo, i colori aziendali, il design del sito web e dei social network, le immagini predisposte, naturalmente, e persino i font.
La visual identity è una parte cruciale per quanto riguarda la strategia di branding dal momento che rappresenta il modo in cui si vuole lanciare il messaggio, veicolando tutti i valori, le idee e le caratteristiche che lo rendono unico. È, quindi, uno degli elementi che compongono la brand identity, è tangibile e ben identificabile, essendo prettamente inerente alla comunicazione di tipo visivo.
La sua realizzazione è essenziale perché permette di migliorare la visibilità e la riconoscibilità di un brand, è determinante nella costruzione dell’immagine del marchio, influisce direttamente sulla brand reputation, favorendo l’identificazione con il brand e la sua percezione all’esterno da parte dei clienti. Ecco perché si rivela imprescindibile porvi cura e attenzione, nel breve come nel lungo periodo, con una partnership con un’agenzia di comunicazione digitale.
Un esempio di visual identity efficace
Uno degli esempi più interessanti per quanto riguarda la visual identity è quello dell’azienda fondata da Steve Jobs, il quale ha fatto del suo logo uno dei tratti di comunicazione essenziale. Stiamo parlando di Apple, nome che rimane impresso esattamente come il logo, con quella mela particolare e che vede un morso perfetto e accattivante.
Apple ha fatto della visual identity uno dei tratti più importanti della definizione della brand identity, puntando molto, e a ragione, su di essa, dando vita a un modo di voler essere percepiti come innovatori, ribelli persino, portatori di idee rivoluzionarie che si traducono in prodotti capaci di dare una svolta alle vite dei singoli individui.
Un’impresa, riuscita o meno, comunque fortemente criticata e quindi capace di far parlare di sé. Apple ha scelto di comunicare attraverso la declinazione quasi maniacale della visual identity, dal logo a tutti gli altri elementi visivi, ripresi con coerenza esasperante in tutti gli elementi, nei prodotti come nella comunicazione sui media. Una lezione di branding per tutti che ancora fa discutere.
Le differenze fra visual identity e brand identity
Spesso si è soliti utilizzare brand identity e visual identity come sinonimi, riducendo, in fondo, la declinazione della brand identity al solo elemento visivo. In realtà, come abbiamo visto, la visual identity è un aspetto, importante certo ma non l’unico, della brand identity e non assolutamente il contrario.
Sia brand che visual identity hanno come campo di interesse l’immagine branded che l’azienda desidera offrire e si impegna con le sue azioni a trasmettere al target di riferimento, ma rimandano a due aspetti diversi.
L’identità di brand, infatti, riguarda l’identità aziendale in senso stretto, tutti quegli elementi che la rendono unica e riconoscibile con immediatezza e quasi senza porsi domande, ma sapendo esattamente, a pelle, di che cosa si sta parlando.
L’identità visiva, invece, si riferisce alla comunicazione visiva di cui l’azienda si avvale per esprimere la propria brand identity. Permette, come ben dimostra il caso di Apple, di veicolare l’immagine aziendale in maniera coerente rispetto alle aspettative dei clienti.
L’importanza di brand e visual identity
La definizione della visual identity e della brand identity permettono alle aziende di rendersi uniche e riconoscibili. Un processo frutto di un’analisi attenta e del lavoro di esperti quali quelli della comunicazione in grado di unire elementi complessi l’uno accanto all’altro, a partire da quelli visivi, con originalità e innovazione.
Curando e ottimizzando con le opportune strategie la brand e la visual identity è possibile intervenire su due elementi cruciali nella comunicazione: la brand reputation e la brand awareness. Motivo per il quale oggi è fondamentale avere un sito web aziendale a cui applicare una strategia SEO mirata. Fattori da cui passa sempre il successo dell’azienda.