11.06.2021

Come essere primi su Google

Per far fruttare il proprio business occorre visibilità: essere primi su Google, o almeno in prima pagina Google, è il modo migliore. Scopri i nostri consigli

Come essere primi su Google

Avere un sito online legato alla propria attività o azienda, un e-commerce per la vendita di beni o servizi, o ancora un blog dove parlare quotidianamente di alcuni argomenti specifici non vuol dire che si è facilmente a “portata” di tutti coloro che navigano sul web. Infatti, se non si è tra i primi nelle ricerche su Google (almeno nella prima pagina Google), si rischia di restare relegati in quella moltitudine di siti web che non riescono nemmeno a collezionare poche decine di visite al giorno.


Google è il motore di ricerca che, in maniera praticamente incontrastata, domina il mercato mondiale delle ricerche online, cosa che pone il colosso di tecnologico Mountain View in una posizione di monopolio “de facto”, lasciando solo le briciole alle realtà concorrenti.


Questo è sicuramente il primo motivo per cui è importante essere primi su Google se si vuole far fruttare al meglio il proprio business, creando e consolidando quella visibilità online proveniente dalle cosiddette visite organiche, ovvero quelle ottenute attraverso le ricerche in rete fatte dagli utenti, in maniera tale da trasformarle in vantaggi economici tangibili.
Avere un buon posizionamento su Google significa, alla fine, risultare più visibili rispetto ai concorrenti, vendere più prodotti o, semplicemente, essere percepiti come realtà con elevata autorevolezza.

La prima pagina di Google è il vero Eldorado

Bisogna sempre avere ben chiara una situazione fondamentale e importantissima: per essere visibili online è necessario raggiungere la prima pagina delle ricerche di Google. Vari studi hanno quantificato come oltre il 70% dei click generati dopo aver lanciato una ricerca su Google vengono destinati a siti posizionati sulla prima pagina del motore di ricerca; i siti presenti in seconda e terza pagina fanno registrare numeri sensibilmente inferiori, mentre le pagine successive generano quantità di click così irrilevanti da essere considerati praticamente pari allo zero.


Inoltre, all’interno della prima pagina della SERP di Google, sono i primi 5-6 posti a catalizzare l’attenzione dei visitatori e raccogliere il maggior numero dei click. L’utente, infatti, percepisce l’elenco generato dalla ricerca come una classifica di autorevolezza: per un determinato argomento se uno specifico sito è in cima alle ricerche allora sarà quello più attendibile e con informazioni più complete.

Come si fa a diventare primi su Google?

Ma, allora, come si fa a diventare primi su Google in maniera tale da trarre massimo beneficio da un ottimo posizionamento sui motori di ricerca del proprio sito web?
Come si vince questa quotidiana “guerra” contro la concorrenza per essere sempre presenti in prima pagina e attirare visitatori e potenziali clienti?

Il traffico generato da Google si suddivide in due fonti principali: il cosiddetto traffico organico (dalle SERP), ovvero quello generato dai risultati delle ricerche effettuate dagli utenti, e quello derivante dalle inserzioni a pagamento su Google Ads (SEA e SEM).
Si tratta di due strade differenti per guadagnare posizionamento e visibilità sul motore di ricerca più utilizzato al mondo e attirare così visitatori sul proprio sito internet.


Le SERP, acronimo di Search Engine Results Pages (pagine dei risultati del motore di ricerca) sono le pagine web che vengono mostrate da Google (o da un determinato motore di ricerca) dopo che l’utente ha effettuato una specifica ricerca. Si tratta, quindi, di ciò che il serch engine restituisce come risultato a seguito di una query o di una keyword (parola chiave) effettuata dall’utente stesso. Si può apparire nei primi posti dei risultati della SERP di Google senza pagare nulla ma scalando le classifiche di visibilità grazie alle tecniche SEO (Search Engine Optimization).


La seconda via, Search Engine Advertising e Search Engine Marketing, consiste in veri e propri investimenti pubblicitari con l’acquisto di visibilità online su Google partecipando all’asta di AdWords.

SEO + SEA + SEM è la formula vincente

Le attività di SEO, SEA e SEM, se ben combinate insieme, sono la via privilegiata per risultare primi su Google, il cui complesso algoritmo valuta costantemente i siti web e premia quelli meglio ottimizzati e che forniscono la migliore esperienza agli utenti.


Per puntare alla prima pagina di Google e aumentare la propria visibilità, è bene sempre iniziare con un’ottima strategia SEO da pianificare insieme a dei professionisti, a meno che non si abbiano le conoscenze e le capacità per farlo da soli. Tuttavia, Google modifica costantemente il suo algoritmo, cambia il modo di valutare i siti e diventa sempre più raffinato, aspetti che consentono solo ai professionisti e alle agenzie web più preparate e capaci di tenere il passo di Big G e garantire risultati ai propri clienti che ambiscono alle posizioni più alte della SERP.

La SEO più efficace del reame

La SEO (Search Engine Optimization) è quell’insieme di azioni che consentono la scalata di un sito e dei suoi contenuti verso le prime posizioni delle ricerche organiche di Google.


Spesso alcune realtà propongono strategie SEO basate essenzialmente sulla produzione massiva di contenuti ottimizzati all’interno di un determinato sito/blog. In realtà una SEO efficace è data da tutto un insieme di ottimizzazioni che, in maniera diversa, offrono risposte adeguate ai circa 200 parametri che tenuti in considerazione dall’algoritmo di Google come: struttura del sito, velocità di caricamento delle pagine, dimensioni delle immagini caricate, link esterni e interni, pertinenza dei contenuti, livello di coinvolgimento da parte degli utenti e, anche, naturalezza e facilità nel reperire le informazioni di cui gli utenti vanno alla ricerca.


Una strategia vincente che permette di diventare primi su Google si articola, quindi, in una serie di interventi che possiamo classificare in due macro-azioni principali:

  • operazioni on-page, ovvero tutto ciò che permette di ottimizzare il codice del sito web e i testi contenuti in esso che devono essere realizzati in ottica SEO;
  • operazioni off-page che comprendono quelle azioni “esterne” al sito web al fine di diffondere i link ai propri contenuti su altri siti web, con l’ausilio anche dei vari social network, per incrementare la web reputation e la web authority.

Non si diventa primi su Google in un giorno

“Roma non è stata costruita in un giorno” è il detto che meglio descrive ciò a cui bisogna prepararsi quando si ha l’obiettivo di diventare primi su Google.
Il lavoro dietro a un ottimo posizionamento nella SERP è fatto di pazienza, scelte oculate e analisi giornaliera della quantità e qualità della propria presenza online.

Se l’intento è aumentare la propria visibilità e autorevolezza bisogna tener presente che SEO, SEM, pur lavorando in maniera indipendente l’una dalle altre, devono far parte di un’azione mirata e coordinata che solo i professionisti più capaci sono in grado di orchestrare in maniera efficace.
Non si può pensare di raggiungere la prima pagina delle ricerche di Google e poi non fornire contenuti adeguati oppure presentarli tramite un sito web tutt’altro che accattivante o user friendly. Allo stesso modo è praticamente inutile investire risorse economiche in Adwords senza un’efficace e continua ottimizzazione SEO del sito.


Anche questo articolo, che ha cercato di fornirvi le prime risposte immediate alla domanda “Come diventare primi su Google?” e i suggerimenti necessari su quali azioni intraprendere per raggiungere questo traguardo, sarà valutato dall’algoritmo di Google che deciderà di premiarlo e fargli scalare la classifica della SERP.