Immagini e SEO: come ottimizzarle per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca
L’ottimizzazione delle immagini in chiave SEO è un aspetto fondamentale per qualsiasi contenuto e lo diventa ancora di più per i post che vengono pubblicati sui canali ufficiali di una certa azienda. Si tratta, tuttavia, di un aspetto che viene spesso sottovalutato, quando invece riesce a fare la differenza, implementando il potere evocativo di grafiche e fotografie, non diversamente da quanto avviene per la componente testuale.
In questo articolo analizziamo perché vale la pena ottimizzare la parte visual di un sito o di qualsiasi altro media digitale in ottica SEO, soffermandoci su alcune delle tecniche più efficaci da adottare.
Perché ottimizzare le immagini con la SEO?
Un’immagine ha la capacità di raccontare più di mille parole, evocando emozioni e catturando l’attenzione. La sua definizione risulta di per sé importante e persino imprescindibile all’interno della comunicazione digitale. Va fatta in relazione al contesto e al testo che va di volta in volta ad accompagnare.
Fatta questa premessa, adottare delle tecniche SEO per le immagini è una buona idea per diverse ragioni e, sostanzialmente, per fare in modo che un certo contenuto venga visualizzato da più utenti possibili.
Si tratta di un aspetto che negli ultimi anni è diventato oggetto di valutazione da parte di Google e dei motori di ricerca, complice un affinamento ulteriore delle tecniche per quanto riguarda i contenuti on page. Anche per questo optare per foto e grafiche che siano pertinenti appare essenziale, favorendo il posizionamento all’interno delle SERP.
Ottimizzare le immagini in ottica SEO significa mettere Big G. nelle condizioni di capire il tipo di contenuto che gli viene proposto, interpretandolo nel modo corretto e desiderato. Diversamente, si perde l’opportunità di conferire maggiore rilevanza a una certa pagina web. E si sa, un buon posizionamento sui canali digitali è la base per generare conversioni ed engagement.
Come ottimizzare le immagini in ottica SEO: 7 aspetti da considerare sempre
Ottimizzare le immagini con la SEO non è di per sé complicato, se si conoscono gli aspetti a cui prestare attenzione. Allo stesso tempo, risulta imprescindibile confrontarsi con dei professionisti, così da non vanificare gli sforzi complessivi effettuati per portare in alto il sito o un canale digitale.
La SEO è una delle discipline più complesse e delicate del marketing, richiede un aggiornamento costante e una spiccata esperienza. Non essendo una scienza esatta, occorre approntare delle strategie mirate per il singolo progetto. Fatta questa premessa, vediamo insieme 7 aspetti che dovrebbero essere sempre considerati nella comunicazione digitale per l’ottimizzazione delle immagini.
La denominazione corretta del file di immagini
Il nome del file delle immagini non dovrebbe mai essere lasciato al caso e andrebbe sempre concepito in chiave SEO, persino per le parti in cui le tecniche della Search Engine Optimization non vengono adottate.
L’ideale è optare per nomi non troppo lunghi, il più possibile privi di stop words e che descrivano l’immagine, utilizzando una o più parole chiave adoperate all’interno del contenuto ma senza eccedere: il rischio, in questo caso, è quello di andare incontro al keyword stuffing - un eccesso di keyword per dirla in parole semplici -, un fenomeno particolarmente dannoso.
Alt text
L’alt text, detto anche testo alternativo o semplicemente ALT, rappresenta uno degli elementi di maggiore importanza quando si ottimizzano le immagini nella SEO.
La ragione è semplice: è questa porzione di testo che viene individuata dagli spider del motore di ricerca, i quali estrapolano le keyword per procedere all’indicizzazione. Gli attributi ALT non appaiono in automatico, bisogna impostarli automaticamente.
Il title nelle immagini
Il title non è altro che la denominazione che una certa immagine presenta nel momento in cui si va su di essa utilizzando il mouse.
Pur non essendo particolarmente importante a livello SEO, questo elemento appare di notevole utilità per l’utente, che avrà modo di comprendere cosa sta visualizzando. Il title non dovrebbe coincidere mai con l’alt text, rispetto al quale offre delle informazioni aggiuntive.
Dimensionare, ridimensionare e comprimere le immagini
Le dimensioni e il peso delle immagini influiscono in maniera diretta sulla qualità e la velocità di un sito. Sono da evitare i formati troppo pesanti, per i quali risulta necessario un tempo di caricamento maggiore, influendo negativamente sulla UX dell’utente.
Allo stesso tempo, un basso livello di fotografie e grafiche sono parimenti da sconsigliare. Come fare? Questi gli accorgimenti base da adottare:
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L’immagine andrebbe caricata secondo le dimensioni precise in cui poi avviene la visualizzazione.
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Ciò porta con sé la necessità di effettuare un ridimensionamento, almeno nella maggior parte dei casi. I tool che si possono adoperare sono diversi, alcuni gratuiti, altri a pagamento.
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La grandezza delle immagini dovrà essere compatibile con il layout del sito o del canale digitale dove viene inserita.
Infine, una soluzione particolarmente utile è la compressione, in grado di assicurare parametri affidabili in termini di peso come di qualità. Anche in questo caso esistono diversi tool, free e non.
Le principali tipologie di formato
Le immagini possono essere salvate in molteplici formati, un fattore che non andrebbe mai preso alla leggera e che incide sulla performance del sito. Ecco un elenco di quelli più utilizzati sul web:
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JPG. Rappresenta il formato standard, complice il connubio perfetto tra qualità e peso. È da preferire soprattutto per le foto o i casi in cui sono presenti più colori.
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PNG. Anch’esso molto diffuso, è più pesante del JPG; è una soluzione valida per le immagini che presentano un’alta risoluzione.
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GIF. Conferisce maggiore trasparenza ed è indicato per le immagini di dimensioni ridotte e le animazioni grafiche.
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WebP. Un formato adatto a file di dimensioni ridotte, per i quali garantisce una qualità superiore.
L’importanza della didascalia
È possibile, per ottimizzare le immagini in chiave SEO, inserire una didascalia, ovvero un testo che descrive le immagini e va a completare il title, rispetto al quale si rivela più lungo. Ai fini del posizionamento sui motori di ricerca, bisognerebbe aggiungere una o più parole chiave.
Creare delle immagini responsive
Le immagini responsive hanno la capacità di adattarsi a dispositivi diversi, risultando efficaci sia su desktop che su mobile, consentendo una navigazione ottimale all’interno di canali differenti. Questa applicazione viene in genere premiata da Google.
Come creare delle immagini responsive? Le opzioni sono diverse, a fronte dell’impiego di tecniche e tool ad hoc.
Conclusioni
Il ruolo delle immagini è fondamentale all’interno dei canali digitali e l’adozione delle tecniche SEO appare essenziale per ottimizzarne la performance.
Si tratta di strumenti che richiedono una padronanza e una competenza a più livelli: per questo avere al proprio fianco un team qualificato come quello che si può trovare in una web agency diventa essenziale, in termini di visibilità dell’azienda e di brand reputation.