01.01.2025

Spam and Core Update di marzo 2024: cos'è cambiato nell'algoritmo di Google

In data 5 marzo del 2024 Google ha comunicato gli ultimi due aggiornamenti denominati Core Update e Spam Update.

Spam and Core Update di marzo 2024: cos'è cambiato nell'algoritmo di Google

Stare dietro all’algoritmo di Google è un vero e proprio lavoro. Gli aggiornamenti sono costanti ed esserne a conoscenza è fondamentale per fare in modo che i propri canali online si trovino in alto nelle SERP degli utenti.

Si tratta di qualcosa di molto più complesso di quanto non possa sembrare, dal momento che alla base c’è la necessità di interpretare le indicazioni di Big G., comprenderle e infine capire in che modo applicarle.

Nel momento in cui scriviamo, Google ha comunicato gli ultimi due aggiornamenti in data 5 marzo del 2024, denominati Core Update e Spam Update. Gli effetti si sono percepiti, seppure non subito, in maniera importante, generando cambiamenti degni di nota per quanto riguarda le dinamiche di posizionamento.

March 2024 Core Update: cosa è stato stabilito

Il Core Update di marzo 2024 non è stato come tutti gli altri. Ha infatti portato modifiche degne di nota al sistema di ranking, richiedendo tempistiche maggiori di adeguamento e implementazione.

La ragione sta nel fatto che, come illustrato da Chris Nelson - Senior Staff Analyst di Google - l’aggiornamento ha riguardato più sistemi di classificazione adoperati da parte degli algoritmi del motore di ricerca; quali, non è però dato saperlo.

Al centro, c’è comunque un modo nuovo di intendere, riconoscere e quindi identificare i contenuti. Il Core Update di marzo 2024 contiene al suo interno più aggiornamenti, toccando diversi sistemi e questioni. Non a caso Nelson ha anticipato che i tempi di entrata in vigore previsti sono stati di ampio respiro, portando a delle fluttuazioni all’interno delle pagine degli utenti anche considerevoli.

L’intento dell’update è stato quello di migliorare la qualità della ricerca, penalizzando - e rimuovendo - le pagine create unicamente per generare clic e premiando i contenuti davvero utili, di qualità. È stata prevista la riduzione del 40% per i contenuti reputati inutili.

March 2024 Spam Update: di cosa si tratta

L’aggiornamento dei contenuti Spam è stato annunciato da Google in contemporanea al Core Update. Le modifiche sono entrate in vigore a partire dal 5 maggio 2024 e hanno visto l’emanazione di tre norme inerenti i seguenti abusi, vediamoli uno per uno.

Abusi di domini che risultano scaduti

A essere oggetto di svalutazione sono le situazioni non accidentali ma provocate in via volontaria di dominio scaduto: quelle in cui si ospitano contenuti di scarsa qualità, la cui funzione è unicamente quella di manipolare il ranking.

Google cita, tra gli esempi, il caso di un sito medico che viene riutilizzato per ospitare un casinò, sfruttando la buona reputazione ottenuta in precedenza per scalare il ranking.

Abusi di contenuti su larga scala

Questo tipo di abusi sussistono quando molte pagine vengono generate con un intento ben preciso: manipolare il ranking. Il tutto senza però prestare attenzione alla qualità dei contenuti, che hanno però poco valore agli occhi degli utenti e non sono quindi considerati utili.

Questa norma, esattamente come quella precedente, è stata conseguita alla luce delle norme introdotte in precedenza a proposito dei contenuti generati con automazione. Il presupposto cambia: al centro viene posto lo scopo, non più il modo con cui viene effettuato un certo risultato.

A cambiare è la percezione con cui Google intende i contenuti generati tramite IA, che sono da considerarsi spam soltanto se il fine è quello di manipolare il ranking.

Abuso della reputazione di siti che sono reputati autorevoli

L’ultimo abuso che viene evidenziato da Google nello Spam Update di Marzo 2024 intercorre quando avviene la pubblicazione su pagine di terze parti di contenuti utili a manipolare il ranking della ricerca facendo leva sull’autorevolezza e il fattore di ranking del sito proprietario.

Attenzione, questo non vuol dire che siano da considerarsi violazioni tutti i contenuti che vengono pubblicati su terze parti: rientrano nella categoria quelli che forniscono contenuti poco utili e volti a manipolare gli utenti. I contenuti di natura pubblicitaria, invece, sono da valutare perfettamente a posto.

Come è facilmente intuibile, questo secondo aggiornamento è stato conseguito con lo stesso intento del precedente: stimolare - premiandoli - i contenuti di qualità che siano di effettiva utilità per gli utenti. Vengono invece disincentivate le pratiche di manipolazione del ranking.

Le ragioni alla base di possibili fluttuazioni

In seguito all'emanazione dello Spam and Core Update di marzo 2024 è facile che siano intercorse delle variazioni nel posizionamento delle SERP degli utenti. Quali sono le ragioni, tuttavia, non è chiarissimo nemmeno ai SEO Specialist più accreditati: il fenomeno è infatti oggetto di studio.

Una cosa emerge con forza: conseguire contenuti con l’Intelligenza Artificiale generativa non è di per sé una discriminante; a fare da spartiacque è invece la qualità delle pagine web.

Alcuni elementi che potrebbero fungere da spartiacque sono la presenza di un numero particolarmente significativo di annunci interstitial o di banner, i quali andrebbero a contrastare la visualizzazione ottimale di un certo contenuto. Ma non è detto. Un eventuale calo non è infatti di per sé correlato all’impiego di pratiche di Black Hat SEO.

Cosa fare in caso il sito avesse perso traffico

La cosa migliore da fare, qualora si registrasse un calo del traffico del proprio sito web è cercare di capire, attraverso un’analisi, che cosa ha portato un competitor più in alto, così da individuare le ragioni del miglioramento e adattare i propri contenuti di conseguenza.

La SEO non è una scienza esatta e non basta il rispetto delle regole di Google per posizionarsi in alto. È necessario fare valutazioni mirate e specifiche caso per caso, a fronte di un costante monitoraggio nel tempo. Ciò consentirà di capire quali sono le pagine che hanno avuto un calo e quali invece non l’hanno avuto, arrivando a comprendere i motivi che hanno portato a tale situazione.

Occorre quindi studiare le linee guida proposte da Google e confrontarsi con le indicazioni riportate da degli esperti del settore. Infine, alla luce del lavoro di analisi conseguito, è necessario aggiornare i propri contenuti, lavorarci sù, migliorarli, cosa che è consigliabile effettuare a prescindere con una certa periodicità nel tempo.

Conclusioni

Chi lavora nel Digital Marketing lo sa: può capitare, con l’aggiornamento dell’algoritmo di Google di incorrere in cali, ma anche miglioramenti, per quanto riguarda il posizionamento nelle SERP degli utenti.

Se ci fossero dei problemi è comunque preferibile confrontarsi con degli esperti come quelli che si possono trovare in ALEIDE WEB AGENCY. In questo modo sarà possibile vederci più chiaro e approntare le modifiche del caso, migliorando ulteriormente il proprio posizionamento online.