Come scegliere il migliore tipo di app per il proprio business
Le app sono un fenomeno in ascesa e ce ne sono sempre di più disponibili. Sono utilizzabili principalmente da smartphone e tablet, ma è possibile anche trovarle predisposte nella versione desktop.
Non tutte le app, tuttavia, sono uguali. Le tipologie sono, infatti, diverse: alcune ormai diventate “tradizionali”, altre più innovative e ancora in fase di sviluppo, come le Progressive Web App.
In questo articolo cercheremo di analizzare quali sono le principali modalità con cui è possibile imbattersi (e realizzare) un’app. Ogni soluzione infatti presenta specifiche caratteristiche e potenzialità per l’azienda.
Per questo, è importante valutare attentamente quale tipologia preferire in base al proprio business, in un’ottica innovativa e di sviluppo.
Cosa sono le app?
Il termine app sta per il più lungo “applicazione”. Di suo indica qualsiasi tipo di programma, fruibile con ogni tipologia di supporto: pc, cellulari e tablet. Le app sono, tuttavia, adoperate principalmente tramite soluzioni mobile.
Le app sono dei software e presentano peculiarità ben precise: sono leggere, in grado di occupare poco spazio, pensate per offrire una user experience semplice, immediata, intuitiva e a portata di tutti, anche di coloro che non hanno particolari conoscenze rispetto alle nuove tecnologie.
Pertanto, è essenziale che queste caratteristiche dell’app vengano rispettate alla lettera. Diversamente, ciò che tende a verificarsi è che l’utente lasci perdere la fruizione, soprattutto da mobile dove la ricerca di una navigazione fluida è diventata qualcosa di sempre più indispensabile.
Le principali tipologie di app
Le principali tipologie in cui si trovano declinate le applicazioni sono:
● App native.
● Web app.
● App ibride.
● Progressive Web App.
Tutte le categorie di app che vi abbiamo citato possono essere classificate come app mobile, specifiche per smartphone e tablet, oppure desktop app, ovvero realizzate per uno specifico sistema operativo.
Si trovano disponibili sia free sia a pagamento, oppure freemium: free nelle versioni basic, a pagamento o in abbonamento in quelle più avanzate.
Le app più scaricate sono quelle social, a cominciare dalla sempre più imprescindibile WhatsApp. Ma entriamo più nel dettaglio e vediamo ogni tipologia in maniera dettagliata.
Web app
Quando si parla di applicazioni il modello tradizionale è rappresentato dalle web app: applicazioni che vengono utilizzate attraverso il browser.
Funzionano attraverso tutti i dispositivi e sistemi operativi più recenti. Hanno un target di riferimento piuttosto ampio a un’altrettanta diffusione. Presentano, tuttavia, uno svantaggio da non sottovalutare: non sono adoperabili attraverso una connessione a internet.
Non vanno confuse con i siti web in quanto presentano funzionalità interattive più avanzate.
Per utilizzarle è necessario l’indirizzo del sito e di un browser; non serve che vengano installate. I costi per la realizzazione e lo sviluppo sono piuttosto bassi.
App native
Le app native sono una tipologia di applicazioni che sono programmate per una specifica piattaforma, nella quale funzionano. Questa è generalmente un sistema operativo mobile, Android o iOS, ma può essere anche desktop: Windows, MacOS e Linux. Presentano, quindi, molteplici usi e declinazioni.
Sono realizzate attraverso uno specifico linguaggio di programmazione a seconda della piattaforma in cui avviene l’installazione. I principali sono Objective-C e Swift per iOS, mentre su Android quello più utilizzato è Java.
Per poter essere adoperata, un’app nativa, è necessario venga scaricata da uno store e poi installata all’interno del dispositivo, con il quale si troverà ad armonizzarsi, a integrarsi, con gli altri strumenti presenti all’interno: dalla fotocamera al sistema di geolocalizzazione.
Il vantaggio principale delle app native è quello di poter usufruire delle peculiarità specifiche della piattaforma, con la quale funzionano in maniera altamente collaborativa. La velocità è piuttosto buona, nella maggior parte dei casi.
Lo svantaggio è che, diversamente dalle Web App, non sono adoperabili su più sistemi operativi.
App ibride
Le app ibride si caratterizzano per il fatto di combinare alcuni elementi delle app native e alcuni delle web app: come dice il termine, infatti, sono un ibrido.
Le hybrid app, così sono anche dette, si scaricano direttamente da un un app store, esattamente come le app native, da cui si installano e integrano sul dispositivo.
A differenza dell’app nativa, nel caso di un’app ibrida viene non installato l’intero programma quanto inserito il codice all’interno della piattaforma. L’interfaccia è similare a quella di un browser, ovvero a quella di una web app.
Il linguaggio attraverso cui le app ibride sono scritte è simile a quello delle applicazioni web. Tra i principali troviamo JavaScript, CSS e HTML, o anche solo HTML5.
I vantaggi delle app ibride sono molteplici e sono da un lato quelli delle app native, ovvero la capacità di adattarsi perfettamente alla piattaforma, dall’altro quelli delle web app, ovvero la possibilità di essere utilizzate attraverso più tipologie di dispositivi.
Lo svantaggio? Sta nella performance inferiore a quella delle soluzioni precedenti. Le app ibride sono meno veloci e comportano un utilizzo maggiore del dispositivo. Inoltre, dipendono maggiormente dalla disponibilità di connessione a internet. In sostanza, la user experience che assicurano tende a non essere fluida.
Progressive Web App
Abbiamo già avuto modo di parlare delle PWA o Progressive Web App, ovvero app attualmente disponibili unicamente per la piattaforma Android di Google, in quanto dal motore di ricerca sviluppate. Sono multipiattaforma, ovvero fruibili attraverso più sistemi operativi.
Si tratta di soluzioni ibride tra le normali pagine web e le applicazioni mobile. In sostanza, sono concepite come siti web, pur avendo un comportamento il più possibile vicino a quello delle app mobile.
Sono una tecnologia ancora in via di sviluppo, molto apprezzata da diverse aziende in quanto rappresentano un fattore di indicizzazione su Google. Al momento la loro diffusione è ancora in corso di definizione in quanto Apple preferisce sostenere le App native.
Quale web app, per il business?
Ogni tipologia, come abbiamo avuto modo di vedere, presenta pro e contro. La scelta di quale applicazione predisporre dipende principalmente dal tipo di business e di comunicazione che l’azienda intende perseguire.
Si tratta, quindi, di qualcosa che implica valutazioni non solo tecniche ma anche strategiche, le quali andrebbero effettuate preferibilmente in partnership con un team ad hoc di professionisti della comunicazione digitale, come quello che è possibile trovare in una web agency. Solo in questo modo investire su un’applicazione web si rivela effettivamente produttivo per l’impresa.